“Un documento originale, proveniente dal Museo Navale di Greenwich, appartenuto all’ammiraglio Horatio Nelson, in cui si riporta una lista riservata dei rivoluzionari che sostennero la Repubblica Napoletana, tra cui il pescarese Gabriele Manthonè, e poi la spada da cerimonia della corte delle Due Sicilie. Sono i due nuovi gioielli che da oggi andranno ad arricchire il Museo delle Genti d’Abruzzo che, da lunedì prossimo, 27 gennaio, e sino al 31 gennaio, curerà l’esposizione della mostra Real Piazza, allestita al Circolo Aternino, mentre lo stesso Museo esordirà con il progetto ‘Teatro nei Musei’, proponendo per cinque giorni ‘Un tuffo nel passato’, uno spettacolo per raccontare i segreti del Bagno Borbonico agli studenti e ai giovani. Continua la riscoperta delle radici storiche di Pescara, una città giovane ma che vanta un passato glorioso, una città nata sul porto romano, cresciuta all’interno della Piazzaforte borbonica per poi diventare il capoluogo adriatico che oggi conosciamo”.
Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia nel corso della conferenza stampa odierna convocata presso la Sezione risorgimentale del Museo delle Genti d’Abruzzo per illustrare i tre eventi. Presenti il Direttore del Museo delle Genti d’Abruzzo Ermanno De Pompeis, Giulia Basel, attrice e responsabile del Florian Teatro stabile d’Innovazione, il professor Lorenzo Bartolini Salimbeni, autore della donazione, e il consigliere comunale delegato alla valorizzazione e al recupero del Patrimonio storico Licio Di Biase.
“Negli ultimi anni – ha detto il sindaco Albore Mascia, Presidente della Fondazione Genti d’Abruzzo – abbiamo lavorato nel segno dell’arricchimento costante del Museo, puntando sull’interazione tra il visitatore e il Museo stesso, che dev’essere animato, vivo, deve parlare all’utente. E oggi celebriamo quell’arricchimento aggiungendo alla collezione altre due opere d’arte di altissimo pregio e valore storico, due elementi che arrivano in coincidenza con il 115° anniversario della proclamazione della Repubblica Napoletana che cercò di rovesciare, senza successo, la monarchia borbonica nel Regno di Napoli. Oggi l’amministrazione comunale e il Museo delle Genti, hanno deciso di celebrare tale ricorrenza con tre eventi che andranno avanti per una settimana per promuovere la conoscenza delle vicende risorgimentali. Si comincia con la donazione di due documenti-gioielli unici: nel primo caso si tratta di un documento originale, proveniente dal Museo Navale di Greenwich in Inghilterra, appartenuto all’ammiraglio Horatio Nelson, ossia una lista riservata dei rivoluzionari che sostennero la Repubblica Napoletana, e tra gli altri c’è il nome del pescarese Gabriele Manthoné. Tra l’altro in fondo alla lista compaiono alcuni nomi aggiunti a mano da Emma Hamilton, amante di Nelson, e quella fu una vera e propria lista di proscrizione, visto che quasi tutti i personaggi indicati, 22 su 32, furono messi a morte. A questo si aggiunge un secondo documento che invece descrive le modalità delle esecuzioni capitali. Poi fa da oggi parte del patrimonio del Museo una spada da cerimonia della corte delle Due Sicilie, risalente al regno di Ferdinando II proveniente da una storica famiglia napoletana che ha dato due martiri alla rivoluzione del 1799”. E poi la mostra su la Real Piazza, “il Comune di Pescara – ha ricordato il consigliere Di Biase – un anno e mezzo fa ha organizzato un evento, ‘Pescara Real Piazza’ per riscoprire la piazzaforte abbattuta negli ultimi decenni del 1800, piazzaforte che ha caratterizzato la vita cittadina negli ultimi tre secoli. Di quella Piazzaforte in realtà oggi resta poco, fatta eccezione per qualche ambiente, come il Bagno Borbonico. Per tale ragione abbiamo deciso di cogliere l’occasione della ricorrenza per riproporre dal 27 al 31 gennaio la mostra Real Piazza, aperta alle scolaresche e in cui esporremo tutte le planimetrie della Real Piazza, alcune provenienti dagli Archivi storici di Vienna. La mostra sarà aperta presso il Circolo Aternino tutte le mattine, grazie alla disponibilità del personale del Museo delle Genti, e poi di sera dalle 18 alle 20. Addirittura c’è una planimetria del 1816 che fotografa le famiglie esistenti all’epoca con l’esatta numerazione delle abitazioni”. “Contestualmente – ha aggiunto Giulia Basel – il Bagno Borbonico ospiterà lo spettacolo ‘Un tuffo nel passato’, una visita spettacolo indirizzato alle scuole: durante l’evento un prigioniero dietro le sbarre accoglierà le scolaresche nell’ala risorgimentale del Museo, si tratta di Antonio De Cesaris, un patriota che al sogno dell’Italia unita ha dedicato la sua gioventù e cinque anni di prigionia in una delle carceri più malsane del regno di Napoli, nella piazzaforte di Pescara, e racconterà ai ragazzi i suoi sogni e quelli dei suoi compagni di sventura. Lo spettacolo si svolgerà tutte le mattine, dal 27 al 31 gennaio, alle 9.30 e alle 11, con prenotazione obbligatoria e il costo del biglietto sarà di 5 euro”.