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Pescara aderisce alla campagna per l'Alta Velocità

L'iniziativa, promossa dalla Gazzetta del Mezzogiorno, volta a portare l'alta velocità in Abruzzo

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“Il Comune di Pescara ha aderito alla campagna sull’Alta Velocità sulla Dorsale adriatica lanciata dalla Gazzetta del Mezzogiorno. Nei prossimi giorni esporremo sul Palazzo comunale anche lo striscione realizzato in tale occasione, perché Pescara chiede con forza al Governo di investire sull’Abruzzo, garantendo risorse per lo sviluppo dell’alta velocità, guardando verso est, verso quei nuovi mercati in via di espansione, che per noi rappresentano una chance straordinaria”.

Lo ha detto il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia nel corso della conferenza stampa odierna convocata dal Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi con il Direttore della Gazzetta Giuseppe De Tommaso e il cronista Franco Giuliano.

“Ho già firmato la mia adesione come sindaco di una città nata attorno alla sua ferrovia – ha sottolineato il sindaco Albore Mascia – e ho voluto sacramentare la mia adesione attraverso una delibera di giunta comunale che di fatto rappresenta il primo atto ufficiale a oggi redatto da un Ente pubblico. Ricordo che nel 2013 Pescara ha celebrato i 150 anni dall’inaugurazione della linea ferroviaria, e oggi quella linea rappresenta la testimonianza più evidente di come Pescara abbia avuto la fortuna di crescere grazie alla presenza del treno. Più di 25 anni fa a Pescara, dopo un’attesa di trent’anni, è stata inaugurata una delle stazioni più grandi d’Italia, con migliaia di metri quadrati a disposizione dei passeggeri; purtroppo oggi quella stessa stazione, nonostante i mille solleciti che abbiamo rivolto a CentoStazioni, che cura le stazioni più importanti del Paese, oggi quella nostra struttura appare ancora come una ‘cattedrale nel deserto’, con migliaia di metri quadrati ancora oggi inutilizzati, una stazione che in alcune ore del giorno è completamente vuota. L’iniziativa della Gazzetta del Mezzogiorno è dunque fondamentale per rilanciare la realizzazione di opere e investimenti e non comprendo perché si sia così miopi nel non comprendere la rilevanza di tale operazione. Io sono il Presidente del Forum delle Città dell’Adriatico e dello Ionio, che vede la presenza di 7 paesi d’Italia e dei Balcani, e il 2014 è l’anno della Macroregione Adriatico-Ionica, che si traduce nella disponibilità di risorse europee su cui altri Paesi hanno saputo intercettare risorse. Ma come si fa a pensare a un’occasione straordinaria se non c’è una rete di supporto? Oggi dobbiamo guardare allo sviluppo del trasporto ferroviario verso est, con la velocizzazione della linea Venezia-Trieste, guardando verso l’est europeo, verso i Paesi da poco entrati nell’Unione europea”.

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