Interrogazione a risposta scritta sui dipendenti della Soget
Al Ministro del Lavoro
per sapere – premesso che;
E' in atto una vasta mobilitazione dei dipendenti della Soget preoccupati del futuro del proprio lavoro a seguito della legge decisa dal Governo e approvata dal Parlamento nei giorni scorsi. La società di riscossione dei tributi abruzzese, la Soget, con le sue quattro sedi regionali, tra i lavoratori delle società consorziate e quelle che lavorano nell’indotto, occupa 450 lavoratori. La vicenda riguarda la prevista abolizione di Equitalia, la società partecipata per il 51% dall’Agenzia delle entrate e dal 49% dall’Inps. Se però i posti di lavoro dei dipendenti di Equitalia saranno riassorbiti nella nuova agenzia nazionale di riscossione, al momento un futuro incerto attende i lavoratori delle altre società che operano nel campo, come appunto la Soget, massicciamente presente in Abruzzo. Solo a Pescara sono oltre cento i lavoratori interessati, i quali ora rischiano il posto di lavoro, visto che gli enti locali potranno rivolgersi per la riscossione dei tributi direttamente alla nuova agenzia solo attraverso una delibera e non attraverso un bando di gara. Se da un lato ci sarà un taglio ai costi e ai tempi di assegnazione della riscossione, dall’altro, a farne le spese, potrebbero essere i lavoratori del settore. Questa scelta propagandistica del Governo non prende in considerazione il disastro occupazionale che potrebbe verificarsi. I sindacati hanno chiesto che Governo e Parlamento riconsiderino le ricadute sui lavoratori di tutte le società di riscossione diverse da Equitalia.
-:
Se non intenda convocare un tavolo nazionale con le parti sociali e gli enti locali per scongiurare la perdita di posti lavoro.
Roma novembre 2017
Gianni Melilla, Deputato Sinistra Italiana