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Sel-Si Pescara sulla vicenda dell'Associazione Culturale Islamica di via Pisa

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E' di questi giorni la notizia che Luciano Alessandrini, padre della consigliera comunale Erika Alessandrini, abbia sollevato il problema relativo alla presunta "Moschea" di via Pisa. In una lettera di qualche giorno fa, il sopracitato lamentava, a nome dei residenti, fra le altre cose, che addirittura alcuni membri dell'associazione culturale islamica "apostrofassero come razzisti coloro i quali li invitano a lasciare libero il passaggio d'accesso allo stabile". Un serio problema di ordine sociale. I residenti poi, si dimostrano anche esperti rispetto alle normative riguardanti l'agibilità dei locali, le condizioni di sicurezza e l'igiene.

A tal proposito intendo rinfrescare la memoria a questi preoccupati cittadini: ricordo il pronunciamento del Consiglio di Stato, Sezione IV, sentenza 27 ottobre 2011 n.5778 nel quale viene chiaramente esplicitato che non vi è necessità del cambio di destinazione dell'immobile in "edificio di culto" qualora il luogo si presti anche ad attività culturali e, tra gli altri scopi, organizzi anche preghiere individuali e collettive. Ovvero che non eserciti in maniera esclusiva e aperta al pubblico l'attività di culto. Il comunicato di oggi del presidente dell'Associazione Culturale conferma questo fatto, scrivendo nel suo comunicato che all'interno della sede di via Pisa, vengono esercitate prevalentemente attività culturali. Un'altra serie di pronunciamenti giurisprudenziali ha sancito come il fatto che all'interno di un centro culturale vi si svolgano anche preghiere collettive (purché riservate ai soli iscritti all'associazione), non costituisca un obbligo al mutamento di destinazione d'uso dell'immobile. Resta intesto che è necessario preoccuparsi delle condizioni igienico-sanitarie e di sicurezza di tutti i locali in cui si svolgono attività che prevedono un flusso di persone; resta in capo ai rappresentanti legali delle medesime preoccuparsi del rispetto delle normative in materia. Come Sinistra Ecologia Libertà – Sinistra italiana Pescara, raccogliamo e facciamo nostro inoltre l'invito di oggi del presidente dell'associazione, e prossimamente andremo personalmente a visitare i locali e incontrare le persone che lì svolgono le attività culturali e di preghiera.

Insomma, in Italia, a Pescara, alcuni stentano ancora a riconoscere con formula piena la libertà di associazionismo culturale e religioso, nascondendosi dietro pretese di rispetto della "legge".

Pescara è una città multietnica, multireligiosa e multiculturale: sarebbe molto saggio preoccuparsi di renderla accogliente anche per persone di fede differente da quella cattolica, per esempio, attraverso l'individuazione di locali pubblici dove potervi svolgere funerali laici o atei. Proposta peraltro avanzata dai consiglieri comunali di Sel-Si a Pescara all'amministrazione comunale.

 

Daniele Licheri
Coordinatore provinciale Sel Pescara

Daniela Santroni
Consigliera comunale Capogruppo Sel al Comune di Pescara

Ivano Martelli
Consigliere comunale Sel Pescara

Roberto Ettorre
Coordinatore comunale Sel Pescara

 

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