- Immediato ripristino della chiusura al traffico di corso Vittorio Emanuele;
- un vertice con la Tua per conoscere i tempi di attivazione del primo tratto della filovia, ormai divenuta improcrastinabile;
- tariffe agevolate, nel frattempo, per l’uso dei mezzi pubblici per l’intera settimana, e non solo di domenica;
- stop all’adozione di iniziative estemporanee come le targhe alterne, da archiviare definitivamente, o quelle domeniche ecologiche che, da sole, sono inutili palliativi, perché per abbattere l’emergenza smog occorrono opere infrastrutturali.
Lo ha detto Armando Foschi intervenuto questo pomeriggio nella seduta straordinaria del Consiglio comunale in rappresentanza dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’.
“Poche idee e molto confuse – ha esordito Foschi -: basterebbero queste cinque parole per descrivere la politica sul traffico e sull’emergenza inquinamento atmosferico del sindaco Marco Alessandrini e di tutta la sua giunta, a partire dal vicesindaco e assessore alla mobilità Enzo Del Vecchio.
Poche idee, molto confuse, che hanno determinato una lunga serie di scelte sbagliate, errate, disastrose. Scelte che politicamente e amministrativamente sono inaccettabili perché quando sbaglia un pubblico amministratore lo fa sulla pelle della gente, dei cittadini, degli imprenditori, in questo caso dei commercianti, dei pubblici esercenti, dei professionisti che rappresentano lo zoccolo duro della nostra stessa economia, e che stanno pagando caro il prezzo di tali errori.
Il primo errore è stata la fretta del sindaco Alessandrini di cancellare completamente, con un colpo di spugna, le opere, le idee, le iniziative, i progetti della giunta di centro-destra che lo ha preceduto, un fantasma che, evidentemente, tormenta le sue giornate, un peso troppo ingombrante da sopportare. E così facendo, sindaco e assessore, hanno voluto cancellare l’assetto dato alla viabilità nella zona del centro urbano, parlo di via Regina Margherita, via Regina Elena, via De Amicis, piazza Santa Caterina, via Cesare Battisti, dove il centro-destra aveva instaurato un sistema di sensi unici funzionale che, senza desertificare la città, comunque spingeva il traffico automobilistico verso la cinta esterna, su via Ferrari, via Caravaggio, in modo da consentire comunque ai cittadini di raggiungere le aree di parcheggio, ma decongestionando il cuore del centro commerciale naturale. Oggi tale sistema non esiste più perché l’assessore al traffico, senza prima redigere né un macro né un micro piano traffico, si è limitato a invertire i sensi di marcia con un semplice segno della matita sulle cartine, creando il caos totale.
Il secondo errore è quel pregiudizio politico e quell’assenza di lungimiranza che impediscono solo al sindaco Alessandrini e all’assessore Del Vecchio di mandare avanti il progetto della filovia, che comunque si realizzerà loro malgrado. Tanto che la stessa maggioranza in Consiglio comunale, lo stesso Pd, il partito del sindaco e del vicesindaco, sfiduciando entrambi, hanno approvato un ordine del giorno per mandare avanti il progetto della filovia, e non potrebbe essere altrimenti, si tratta di semplice buon senso.
Il terzo errore è stato l’aver riaperto al traffico corso Vittorio Emanuele: quando abbiamo deciso di portare avanti il progetto di riqualificazione del corso commerciale di Pescara, ovviamente quell’intervento è stato frutto di studi e di riflessioni ed eravamo certi del successo dell’iniziativa. Perché non ci siamo limitati a chiudere al traffico quell’asse strategico, ma prima abbiamo creato tre assi alternativi di scorrimento, ossia la strada lato mare sulle aree di risulta, la strada lato monte, dinanzi alla stazione ferroviaria, e via Ferrari-via Caravaggio, ossia abbiamo distribuito tutto il traffico, che prima si concentrava unicamente su corso Vittorio Emanuele, su tre strade spostate verso monte, strade strutturalmente aperte. E infatti la chiusura del corso è coincisa con l’abbattimento, quasi l’azzeramento dei livelli delle polveri, e questo lo hanno certificato le centraline dell’Arta. Anche in questo caso però il sindaco Alessandrini ha preferito cancellare con un colpo di spugna il benfatto, piegandosi alle logiche assurde di un’associazione di categoria e di soli 3 commercianti del corso.
Questi sono i tre grandi errori commessi sul traffico dal sindaco Alessandrini – ha aggiunto Foschi -- oggi travolto dall’emergenza polveri sottili che continua ad affrontare navigando a vista, incapace di fare una progettazione a lungo termine, affidandosi a provvedimenti estemporanei, inefficaci e dannosi. Disastrosa la prima ordinanza con la quale ha impedito il transito ai mezzi più vecchi per qualche giorno, praticamente penalizzando chi non ha i mezzi economici per acquistare un’auto nuova. Peraltro per noi si trattava di un divieto illegittimo, perché se una vettura supera la revisione, che certifica anche la qualità dei gas di scarico, e quindi il suo ‘non essere inquinante’, non si capisce quella stessa vettura non abbia il diritto di transitare. Disastrosa la seconda ordinanza delle targhe alterne, che io stesso, come assessore al traffico, applicai per la prima volta a Pescara, ma sedici anni fa. E anche in questo caso il sindaco Alessandrini sfiduciato dalla sua stessa maggioranza ha dovuto fare marcia indietro e sospendere il provvedimento. Oggi siamo alle Domeniche ecologiche, che sono chiaramente un palliativo e che funzionano solo se a monte ci sono delle misure strutturali utili a ridurre i volumi di traffico durante tutta la settimana.
Chiudere semplicemente al traffico Pescara di domenica, peraltro senza organizzare eventi attrattivi, significa solo desertificare il centro a favore dei Centri commerciali della periferia, a discapito dei commercianti ed esercenti che infatti ieri, giustamente, hanno abbassato le serrande, visto che non c’era un’anima in giro.
Dopo 20 mesi di governo la giunta Alessandrini sul traffico non ha fatto nulla: non è stato costruito un centimetro in più di pista ciclabile, non è stata progettata una sola nuova strada, ma poi si pensa a costruire un pontile in mezzo al mare, forse per meglio gestire il traffico natatorio. La verità è che questa giunta è inadeguata. L’Associazione ‘Pescara – Mi piace’, esprimendo il proprio biasimo sull’operato disastroso della giunta, avanza ovviamente le proprie proposte: innanzitutto, revoca, e non semplice sospensione, del provvedimento delle targhe alterne che vanno messe definitivamente in archivio. Una riunione immediata con i vertici di Tua per conoscere i tempi di attivazione del primo tratto della filovia, con l’aggiudicazione, alla ditta seconda classificata, della fornitura dei filobus.
E, nel frattempo, l’estensione della tariffa agevolata per l’utilizzo dei bus pubblici urbani per tutta la settimana, non solo la domenica, al fine di incentivare l’uso dei pullman. Poi, una misura immediata: il ripristino della chiusura al traffico di corso Vittorio Emanuele, consentendovi l’accesso solo ai mezzi pubblici, mezzi di soccorso e auto dei residenti dotati di posto auto o garage”.