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Valentinetti: “San Luigi Orione, un fulgido esempio d’amore”

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“San Luigi Orione è stato un fulgido esempio d’amore”. Lo ha detto S.E. mons. Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara-Penne, nell’omelia della S. Messa celebrata in occasione della festa di San Luigi Orione presso la sede dell’Istituto in via Aterno a Pescara, la cui sintesi è stata trasmessa da Radio Speranza InBlu, la radio della Chiesa metropolitana di Pescara-Penne.

Il presule è stato accolto dall’assemblea festante composta dagli ospiti della struttura, dai loro parenti e da tutto il personale. In apertura le parole del direttore dell’Istituto Opera don Orione di Pescara, don Nicola Ierardi: “La ringraziamo – ha detto rivolto all’arcivescovo – per aver voluto condividere la festa per questo grande stratega della carità che ha voluto condividere la sofferenza di coloro che soffrono a causa della sventura, della miseria e dell’indifferenza umana”.

Don Nicola ha ricordato anche la professionalità con cui, nel centro orionino pescarese, si cerca di dare assistenza ai bisognosi seguendo proprio l’esempio del santo fondatore. Proprio la dimensione della carità è stata al centro delle parole di mons. Valentinetti, che, prendendo spunto dagli scritti di S. Paolo sull’amore, ha affermato che “San Luigi Orione ha modellato la sua vita per poter vivere tutta l’esperienza dell’amore, della carità che lui ha vissuto a favore dei più piccoli, dei più poveri, di coloro che erano in necessità”.

Il presule ha detto, riprendendo san Paolo, che  “l’amore è disinteressato, paziente, benigno, non si vanta , non manca di rispetto, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità”. Quest’amore, incarnato da san Luigi Orione, va ricercato, secondo mons. Valentinetti, dando da mangiare agli affamati e vestiti a chi è nudo ed assistendo quanti hanno bisogno: “Dobbiamo tutti orientare la nostra vita verso questa pienezza della carità e dell’amore”, ha aggiunto l’arcivescovo di Pescara-Penne.

“Non desideriamo né argento né oro”, ha concluso Valentinetti riprendendo gli Atti degli Apostoli e ricordando che San Paolo ha provveduto con le sua mani alle sua necessità dimostrando a tutti che “così si deve vivere se si vuole vivere del vero Amore e della vera carità che il Signore ha messo nel nostro cuore”.

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