Parole, musica e grandi emozioni per gli oltre 600 spettatori che hanno assistito venerdì sera al Teatro Massimo di Pescara a “3, 2, 1 … PRONTI, RICERCA, VIA!”, serata di presentazione ufficiale della Fondazione PCFF Onlus. “In 40 anni di attività ho condotto tanti show, tanti programmi, realizzato interviste e sono stato presente in mille iniziative (concerti/spettacoli, eventi di ogni tipo tutti molto vitalizzanti) – ha dichiarato il conduttore Gianni de Berardinis- Ho anche incontrato gente molto seria sul mio cammino, gente che pensava e pensa agli altri. Persone che pensano a chi soffre, a chi è malato. Dentro di me sono stato sempre attratto da ‘questo tipo di spettacolo’, se cosi vogliamo chiamarlo, che è la VITA. Nella mia città c'è gente che fa ricerca seria e mi sono chiesto più di una volta se mai un giorno avrei avuto la possibilità di collaborare con loro con i miei strumenti di lavoro. La musica, la radio, la Tv non bastano più da sole ad interessare, ma se giocano insieme ad altri concepts possono fare la differenza e lasciare una solida traccia nelle coscienze delle persone che assistono. Sono tempi in cui anche lo spettacolo tradizionale deve rischiare ed andare avanti , deve mischiarsi con altre forme di comunicazione più urgenti per i tempi che viviamo”.
In apertura i saluti istituzionali del Sindaco di Pescara Marco Alessandrini e del Direttore Generale della ASL Claudio D’Amario; a seguire il talk show condotto da Gianni de Berardinis al quale hanno preso parte Mario Di Giulio, Presidente della Fondazione, e i medici ematologi e biologi componenti il Comitato Scientifico Giuseppe Fioritoni, Antonio Iacone, Paolo Di Bartolomeo, Patrizia Accorsi e Anna Berardi.
“L’apertura presso la ASL di Pescara di un sito produttivo per la terapia cellulare/medicina rigenerativa e per le cellule staminali costruito con le caratteristiche ed i requisiti di una CELL FACTORY apre delle promettenti prospettive per l’area metropolitana Chieti/Pescara, per la Regione Abruzzo ed in genere per tutto il Mezzogiorno. Tuttavia le precedenti esigenze maturate nella processazione delle cellule staminali per trapianto e nella manipolazione estensiva per immunoterapia, hanno fatto maturare il chiaro convincimento che programmi così impegnativi non siano sostenibili nel lungo periodo dalla sola Sanità pubblica. PCFF si propone come partner principale del Dipartimento di Ematologia/Trasfusione/Biotecnologie nell’affrontare i temi sopra esposti mettendo a disposizione le proprie capacità tecnico-organizzative, economico-finanziarie e scientico/culturali” ha spiegato il Dott Antonio Iacone.
“Disporre di una struttura organizzativo-amministrativa messa al servizio della Sanità pubblica quale è la Fondazione, potrà essere il modello giusto per abbreviare i tempi burocratici che devono essere giustamente rispettati nelle strutture pubbliche dedicate all’assistenza e che invece possono essere un grave limite per la ricerca che spesso ha necessità di rapide soluzioni, collaborazioni nazionali ed internazionali. Soprattutto credo che avere una Convenzione ben strutturata possa facilitare l’attività del laboratorio di ricerca per l’accesso ai fondi europei, a consulenze di esperti nazionali ed internazionali, perché oggi ancor di più la ricerca ha bisogno di progettualità condivise e di collaborazioni multidisciplinari. Ma il nostro goal sarà quando proprio attraverso questa attività potremo garantire anche ai pazienti di questa Regione le cosiddette terapie ‘su misura’ ovvero tagliate sulle singole necessità. E per domani immagino che qui a Pescara si possa realizzare un laboratorio di ricerca applicata che possa trasformare il lavoro di innovazione fin qui fatto al servizio dei pazienti e il nostro impegno ad accogliere giovani che vogliono continuare questo percorso” ha affermato l’Ematologo Patrizia Accorsi, Direttore UOC Ematologia trasfusionale dell’Ospedale Civile di Pescara.
Dal Prof. Fioritoni e dal Presidente Mario Di Giulio è stato sottolineato che la Fondazione è finalizzata alla ricerca pura e non ha alcun carattere assistenziale, pertanto non si sovrappone in alcun modo ad altre realtà associative da molti anni operanti a contatto con il Dipartimento di Ematologia e preziose per la sua operatività.
La serata è stata impreziosita dalla musica colta dell’Orchestra Femminile del Mediterraneo che, spiega il Direttore Maestro Antonella De Angelis “è impegnata fin dal 2009, anno della sua fondazione, con progetti riguardanti non solo la musica ma anche il sociale e la scorsa stagione siamo state le promotrici della rassegna Musica e Società, raccogliendo fondi per numerose associazioni volte al benessere e al rispetto della persona".
"Sono Onorato e felice di partecipare e sostenere questo progetto ‘Nobile e Trasparente’. La Semplicità, Il Coraggio, l'Apertura, la Generosità, ed il ‘SENTIRE PROFONDO’ è l'unica Arma per respirare questa meravigliosa VITA con tutte le sue intemperie” ha dichiarato Bungaro, ospite d’onore della serata. Autore e cantautore di rara eleganza, Bungaro insieme ai suoi musicisti Michele Ascolese e Marco Pacassoni ha incantato il pubblico con alcune perle del suo vasto e raffinato repertorio. Meravigliosi i duetti con l’Orchestra Femminile del Mediterraneo, insieme alla quale Bungaro ha proposto una bellissima versione di “A me non devi dire mai” e “Guardastelle”, il brano ispirato alla storia de “Il Piccolo Principe” presentato al Festival di Sanremo 2004. In platea anche la giovane cantante napoletana Rakele, che ha regalato al pubblico una bellissima emozione offrendo a sorpresa “Io non lo so cos’è l’amore”, il brano scritto per lei da Bungaro presentato all’ultimo Festival di Sanremo.
In chiusura di serata, una targa ricordo agli “Amici” della Fondazione Antonella de Angelis, Bungaro e Gianni de Berardinis, “in segno di ringraziamento e stima” per aver consentito la realizzazione e la riuscita di questa bellissima serata.