“Sono state sufficienti quattro gocce di pioggia, poco più intense del normale, questa mattina, per mandare in crisi la città: strade bloccate dalle auto in fila, con una via Nicola Fabrizi completamente bloccata per mezz’ora; Terminal bus completamente allagato e impraticabile, con i passeggeri dei pullman costretti a ‘nuotare’ per scendere o salire sui mezzi; vie interne allagate, compresa via Bologna, alle spalle della Provincia e della Prefettura, dov’era impossibile scendere dal marciapiedi. Colpa della mancata manutenzione ordinaria del territorio, con i tombini ostruiti dai rifiuti, foglie e aghi di pino, caduti in abbondanza visto che siamo entrati nella stagione autunnale, e che nessuno si è preoccupato di far rimuovere dalla Attiva nei giorni scorsi, a partire dal sindaco eternamente assente Alessandrini e dall’assessore all’ambiente e ai rifiuti Paola Marchegiani, i quali hanno completamente difettato anche nella comunicazione alla città, visto che non una nota di preallerta dell’ondata di maltempo è stata diramata dal Comune che, ancora una volta, sembra affidarsi alla buona sorte anziché alla programmazione, sulla pelle dei cittadini”. A dirlo è l’avvocato Berardino Fiorilli, promotore dell’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ in riferimento ai disagi odierni registrati a Pescara a causa del maltempo.
“Un temporale, quello cominciato ieri notte, improvviso, ma tutt’altro che inatteso, visto che la Protezione civile ha diramato al Comune già con tre giorni d’anticipo il proprio allerta, con l’obbligo di informare, a sua volta, sia gli uffici tecnici, al fine di mettere in campo tutte le misure volte a contenere gli eventuali danni, sia la popolazione affinchè fosse sufficientemente preparata a fronteggiare eventuali problemi – ha sottolineato Fiorilli -. Ovviamente ancora una volta a Pescara non è successo nulla di tutto questo ed è andata in onda la solita giunta comunale improvvisata: quando stamattina presto si è scatenato il temporale, sono bastati pochi minuti e il traffico si è letteralmente paralizzato, completamente fermo su strade strategiche, come via del Circuito, via Nicola Fabrizi, lo stesso corso Vittorio Emanuele è andato in affanno, senza che ci fosse un agente della polizia municipale in strada a snellire i naturali rallentamenti o comunque a supportare gli automobilisti in difficoltà. Senza parlare delle vie in cui l’acqua alta si è subito ripresentata, come via Rigopiano, sul lungofiume, o lo stesso Terminal bus della stazione ferroviaria, dove c’è anche il parcheggio della sosta breve. I pendolari che stamani si sono recati a prendere il bus o sono arrivati da fuori Pescara si sono ritrovati a navigare in un enorme pantano, inzaccherandosi scarpe, calze e pantaloni. Fra l’altro parliamo di un’area che, dopo i lavori di riqualificazione eseguiti dall’amministrazione di centro-destra, non ha mai sofferto simili disagi; chiaro dunque che l’evento odierno è da imputare all’assenza di manutenzione delle reti fognarie e dei tombini, pieni, infatti, di foglie, aghi di pino e rifiuti di ogni genere, tombini, bocche di lupo e caditoie che andavano puliti, a maggior ragione in vista del maltempo odierno ampiamente preannunciato.
E se il buongiorno si vede dal mattino, ci attende un autunno particolarmente ‘caldo’ sul fronte degli allagamenti. L’unica zona che, almeno per ora, sembra aver retto alla pioggia è stata la zona via Marconi-via Pepe-via Elettra-via Riccitelli dove, grazie alle opere di rifacimento delle condotte interrate, il famoso ‘Piano antiallagamenti’, finanziate con 2milioni di euro, volute, progettate e realizzate dal centro-destra, non c’è stata acqua alta. A questo punto – ha aggiunto Fiorilli – l’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ chiede che venga reso pubblico il calendario della pulizia di caditoie, tombini e strade, che dovrebbe essere ancora affidato alla Attiva, per renderci conto di cosa ci dovremo aspettare dalle prossime piogge”.