Partecipa a Pescara News

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Sversamento liquami a Pescara. Mazzocca in Commissione Vigilanza

L'Assessore: "Le responsabilità in merito alla tutela delle acque e alla balneabilità in Abruzzo sono da imputare alla Giunta Chiodi"

Condividi su:

 

E' stato convocato oggi in Commissione Vigilanza, l' Assessore Regionale all'Ambiente Mario Mazzocca per accertare eventuali responsabilità da parte della Regione Abruzzo in merito allo spiacevole accadimento del 28 luglio scorso quando 25mila metri cubi di liquami si riverso' nel mare di Pescara nel tratto fronte Via Balilla a causa della rottura di una vecchia condotta fognaria.

Il Presidente della Commissione Vigilanza Mauro Febbo (Forza Italia) ora avrà da studiare una voluminosa documentazione di circa 600 pagine fornita da Mazzocca, dopodichè convocherà un secondo incontro: per il momento si dice “parzialmente soddisfatto delle risposte ottenute”.

Durante il suo intervento, Mazzocca ha spiegato: "E' dal 2011 che manca una politica regionale di tutela delle acque e balneabilità e solo ora si può parlare di inversione di tendenza. Se la qualità delle acque balneabili in Abruzzo è quella che è, la responsabilità è della Giunta del centrodestra che ci ha preceduto, e che per anni ha fatto ben poco. Solo quest’anno - ha detto l'Assessore - sono partiti appalti per 100 milioni di euro per riparare i depuratori: se c'è qualcuno che deve salire sul banco degli imputati è proprio  la Giunta Chiodi dalla quale il dovere di monitorare non è stato ottemperato e il dossier lo dimostra. Riguardo le acque di Pescara e Vasto, la loro tutela non era contemplata gia' nella precedente programmazione Fas, ma noi stiamo intervenendo sui depuratori delle due città. In queste condizioni – conclude Mazzocca - non è facile agire: sfido ogni sindaco a non incorrere in una piccola défaillance. Serve buon senso, basta con le strumentalizzazioni politiche".

Ascoltati anche la dott.ssa Granchelli della Asl di Pescara, che ha negato aumenti di patologie legate all’inquinamento delle acque rispetto al periodo luglio/agosto 2014; Vincenzo Di Baldassarre, Amministratore Unico dell’Aca (Azienda Consortile Acquedottistica), che ha confermato l'intervento tempestivo per circoscrivere le conseguenze della rottura della condotta fognaria; Mario Amicone, Direttore Generale dell’Arta (Agenzia Regionale Tutela Ambientale), e  Giovanni Damiani, Direttore Tecnico Arta, che ha spiegato l'uso dell'oxystrong: l'acido peracetico annienta la mole batterica; nelle giuste dosi è biodegradabile e non causa danni alla salute ai cittadini.

Condividi su:

Seguici su Facebook