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Torna dopo 4 anni il festival "Il Fiume e la Memoria"

La redazione
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Si è svolta oggi la conferenza stampa di presentazione della rassegna Il Fiume e la Memoria. Alla conferenza hanno partecipato gli assessori a Cultura e Grandi Eventi Giovanni Di Iacovo e Giacomo Cuzzi e il direttore artistico della manifestazione Milo Vallone di cui si allega il comunicato stampa ad hoc.

"Sono felice che il Fiume e la Memoria torni ad avere uno spazio nella programmazione culturale cittadina – afferma l'assessore alla Cultura Giovanni Di Iacovo durante la conferenza – Perché è un evento di grande qualità, che testimonia quanto sia importante la cultura, il teatro, come comparto vero e vivo dell'economia. C'è però proprio per questo il rammarico, sentito anche da operatore culturale, di aver potuto sostenere con un contributo misuratissimo la manifestazione che avrebbe meritato di più. Questo perché non é importante solo l'innovazione ma anche il recupero di manifestazioni che hanno fatto la storia di questa città e "Il Fiume e la Memoria" é certamente una di queste".

"Il Rilancio del Centro storico deve passare anche attraverso questo tipo di iniziative –
aggiunge l'assessore ai Grandi Eventi Giacomo Cuzzi - che hanno contribuito in passato a far diventare questo angolo della città un vero e proprio punto di riferimento per la cultura e l'aggregazione sociale. Noi crediamo molto nella delocalizzazione degli eventi, perché funziona, perché differenzia l'offerta che una città come Pescara deve proporre a chi la sceglie e la qualifica. Il Fiume e la Memoria è importante per la sua qualità e per la sua storia e perché riporta in una zona storica della città un cammino bello che vorremmo non si interrompesse più, contribuisce a rigenerare la sua vocazione. Un fine che come Amministrazione sosteniamo, appoggiando tutti gli operatori che si sono impegnati per portare le tante iniziative di livello che abbiamo vista prendere vita in questi mesi".

"il Fiume e la Memoria – la Rinascita"


Torna il Festival che per quasi dieci anni
ha animato il lungofiume e il Centro Storico di Pescara.

Il Festival "Il Fiume e la Memoria" che, alla fine degli anni '90 per poi proseguire sino ai primi del 2000, ha animato con spettacoli di teatro, concerti, retrospettive cinematografiche, mostre, esposizioni ed eventi pubblici, l'attività culturale nella città di Pescara, torna ad essere protagonista con un'edizione completamente rinnovata.


Le motivazioni della rinascita.

Il Festival, la cui ultima edizione risale al 2011, si è fermato poiché l'ideatore e direttore artistico, l'attore e regista pescarese Milo Vallone, in questi anni, pur ricevendo numerosissime e continue sollecitazioni per poter continuare la felice ed entusiasmante esperienza artistica che era la kermesse da lui diretta, non trovava in chi si è succeduto alla guida delle Istituzioni interessate, la capacità di tradurre quelle sollecitazioni stesse.
"E come se ci fosse stato una sorta di "corto circuito" – afferma Milo Vallone - tra le istanze di cittadini, operatori e turisti e i rappresentanti che di quelle istanze dovrebbero farsi interpreti.
A rimetterci, in termini di sviluppo e decoro rischia di essere proprio la zona interessata, che orfana di una adeguata e mirata politica culturale e di conseguenza turistica, e abbandonata ad una crescita e ad uno sviluppo disorganico si ritrova, da qualche anno, ad essere un luogo che rischia di smarrire in modo drastico, le reali potenzialità ricettive.
Anni fa, all'epoca, ci occupammo della valorizzazione e contribuimmo in modo decisivo alla trasformazione di quell'area. Oggi ci prefissiamo l'obiettivo, di rivalutarla.
Ho raccolto con felicità l'invito portomi dal Presidente del Consorzio e dagli operatori e sono contento di aver riscontrato in questa Amministrazione, principalmente attraverso gli assessori Giovanni Di Iacovo e Giacomo Cuzzi, la sensibilità di farsi interprete, mediatore e promotore di questo che ci auspichiamo essere, nel giro di pochi anni, un nuovo rinascimento di quell'area.
Ci auguriamo –
conclude Vallone – che la cultura, l'arte e la bellezza tornino ad animare e a riappropriarsi di quegli spazi così come la più naturale vocazione di un qualsiasi centro storico, esige."




"il Fiume 2015"

E così da Lunedì 7 a Domenica 13 torna il festival che malgrado le ristrettezze del periodo e del relativo budget avrà un cartellone di tutto rispetto con 13 tra spettacoli e performance (tra cui alcune esclusive e due prime nazionali), 2 mostre, 1 esposizione, 1 istallazione 2 giornate di animazione e 1 workshop sull'improvvisazione teatrale.
Grandi nomi quelli dei professionisti coinvolti con 3 produzioni che vedono protagonisti grandi personalità nazionali, gli artisti Micol Olivieri (attrice protagonista della fiction "I Cesaroni" di Canale 5, nel ruolo di Alice) e Giovanni Palanza (attore improvvisatore campione del mondo nel 1998); e poi Antonio Mancini ex esponente di spicco della Banda della Magliana e oggi "uomo nuovo" che si sta facendo promotore di apprezzabili azioni filantropiche nonché di un desiderio di comunicare certe verità storiche troppo spesso traviate a favore di più favolose manipolazioni commerciali.

Non da ultimo una grande attenzione per artisti locali, specialmente i più giovani a cui non sempre viene garantita quella dignitosa possibilità espressiva che il loro talento merita.
"Centouno gli artisti coinvolti complessivamente – afferma Vallone – Una vera e propria carica. Una carica espressiva che non può e non deve rimanere inascoltata.
L'adesione di questo esercito di artisti e personalità, alla rinascita di questo progetto, di questa zona è un grido composto che necessita un'attenzione sempre più adeguata. Nell'interesse di tutti.
Spero che presto si torni a considerare gli artisti ciò che per millenni sono sempre stati ma che in questi ultimi anni distratti, taluni sembrano aver dimenticato, ossia che gli artisti sono una risorsa, e non un peso."


In questa edizione poi farà da protagonista il concetto di "memoria" esteso anche allo spazio e non solo al tempo.
Diverse sono le offerte che porteranno l'accento sul "far memoria" di realtà geografiche, sociali e ambientali che non meritano l'oblio.
Avremo così momenti dedicati a L'Aquila, all'immigrazione, al Senegal e al fiume Pescara, e al suo stato di salute.
Su questa scia inoltre sarà, ulteriore novità di quest'anno, l'idea del direttore artistico di affiancare ad ogni performance una causa di cui "far memoria".
Ad ogni spettacolo sarà abbinata dunque un'associazione no-profit che avrà così spazio e modo di sensibilizzare il pubblico che interverrà verso le cause umanitarie per le quali si batte.
 

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