E' stata rinviata al 6 giugno l'udienza del processo per l'omicidio di Domenico Rigante, che si svolge con il con rito abbreviato presso il Tribunale di Pescara. Gli avvocati Franco Metta e Carlo Taormina, che assistono Massimo Ciarelli, il rom accusato di omicidio volontario premeditato, hanno depositato in Cassazione un'istanza per il trasferimento del processo in altra sede a seguito delle minacce subite dallo stesso Taormina in occasione della prima udienza, lo scorso 16 aprile.
E proprio Taormina nei giorni scorsi ha scatenato un putiferio definendo Pescara "una città razzista e forcaiola", ragione per la quale è stato chiesto il trasferimento in Molise. Non solo. Il legale romano, ieri assente in tribunale, ha fatto sapere di non sentirsi sicuro a Pescara tramite una lettera inviata al giudice Sarandrea, titolare del processo.
«Dato che il rischio non è il mio mestiere - si legge nella missiva - non mi sento di venire». La decisione di spostare il processo è attesa per luglio, mentre la sentenza dovrebbe arrivare a settembre.