Se non fosse stato per qualche scampanellio e il dolce sussurrare dei commenti scambiati da ruota a ruota, silenziosa e luminosa è stata la seconda edizione della notte delle bici di ieri sera, primo agosto, promossa da AVIS con il contributo di Nutrilite e organizzata da FIAB Pescarabici, svoltasi lungo le insonni strade della città , al riparo dalla calura estiva di questo inizio di mese.
Il lungo corteo, di oltre trecento cicliste e ciclisti, si è snodato per gli oltre 5 km del percorso, a partire dalle 21,30, superando subito l'asperità del ponte del mare in direzione sud, e poi illuminando tutto il lungomare sud, quindi via Scarfoglio, Via D'Avalos, per poi scavalcare il fiume all'altezza del Ponte Risorgimento, percorrere il lungo rettilineo di C.so V. Emanuele, quindi C.so Umberto tra la sorpresa dei passanti e poi in colonna sul tratto pescarese di Bike to Coast fino alla Madonnina, punto di partenza e di arrivo.
Grazie al prezioso sostegno della Polizia municipale, presente con due moto di scorta, tutto si è svolto nel miglior dei modi, e i partecipanti hanno potuto apprezzare le condizioni di sicurezza in cui si sono ritrovati nell'attraversare le vie della città , in parte garantite dall'eccezionalità dell'evento, ma soprattutto dall'essere in tanti e dal ritrovarsi tutti insieme.
Cosa che purtroppo non accade di giorno, in condizioni ordinarie, quando la massa di cicliste e ciclisti si muove diffusamente nella città , e senza "scorta", subendo la prevalenza delle auto e l'assenza di spazi e percorsi riservati.
Anzi, proprio per questo, chi ha partecipato all'evento notturno forse nell'altra parte della giornata rinuncia a usare la bici, per evitare il traffico e quindi le situazioni di rischio e pericolo.
È nostro auspicio, quindi, che la notte delle bici diventi giorno delle bici, per tutto l'anno, e che le due ruote, uscite al tramonto, attraversino l'alba per gettare una nuova luce sulla mobilità urbana. La città ne guadagnerebbe molto, in termini di spazi sociali e di sicurezza, di riduzione dell'inquinamento atmosferico e acustico, di possibilità di spostarsi in tempi rapidi e con la certezza dei tempi.
Tutto quello che di notte non si vede ma si percepisce, si immagina, portiamolo alla luce del sole. Con la bicicletta si può e l'esperienza della notte scorsa è stato solo un assaggio.