Pescara di notte: bella, movimentata, ricca di eventi e… pericolosa.
Tutti sono rimasti scossi dai recenti episodi di violenza avvenuti lungo la Riviera Nord, ultimo tra tutti le scene da far west verificatisi al Medusa Dinner Club; noto locale dell’estate pescarese ( leggi qui l’articolo dettagliato sull’accaduto). Un paio di settimane prima, inoltre, al confine tra Pescara e Montesilvano, c’era stata un’altra maxi rissa in cui sono state coinvolte circa una dozzina di persone.
Insomma, le serate sul lungomare sono spesso protagoniste di atti di violenza, molti dei quali accadono completamente all’oscuro delle forze dell’ordine,forse non presenti in maniera sufficiente per stabilire una completa messa in sicurezza delle aree interessate. Tutto questo ai danni del fascino e del sano divertimento che dovrebbe contraddistinguere la città , oltreché del disturbo arrecato ai residenti della zona.
La riviera, durante la sera, è popolata da migliaia di persone, per lo più giovani e giovanissimi, ma non tutti con la stessa idea di divertimento in testa. Per alcuni consiste nell’andare a ballare e passare delle ore piacevoli con gli amici, per altri fare una tranquilla passeggiata oppure prendere da mangiare nei chioschi sistemati lungo la strada ( molti dei quali abusivi). Per altri però, lo svago viene confuso con la distruzione alcolica o per mezzo di droghe e, delle volte, causano episodi come quelli presi in esempio all’inizio dell’articolo.
Esiste un modo per debellare queste situazioni? Sicuramente con l’aumento di pattuglie e vigilanze sulla movida il fenomeno si restringerebbe. Il degrado della riviera dopo una certa ora della notte è più che evidente, ed una maggiore salvaguardia nei confronti delle persone a cui piace il divertimento vero, quello sano e leggero come l’estate, dovrebbe essere un obbligo.