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Dopo 5 anni di incertezza Abruzzo Engineering è salvo

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Nella tarda mattinata di oggi, dopo un' interminabile seduta fiume, il Consiglio Regionale ha approvato la variazione di bilancio necessaria alla legge/ piano di salvataggio e rilancio di Abruzzo Engineering. Sono stati 18 i voti favorevoli, 5  quelli contrari (Movimento 5  Stelle) e 3 le astensioni (Mauro Febbo, Lorenzo Sospiri e Giorgio D'Ignazio, consiglieri di centrodestra); al voto finale non hanno partecipato l' ex presidente della Regione Gianni Chiodi e altri 4  consiglieri.

La legge a favore di Abruzzo Engineering  prevede lo stanziamento di circa 6 milioni di euro ripartiti sui bilanci 2015/2016 per l' acquisto del 30% del capitale detenuto da Selex Service Management (Gruppo Finmeccanica): quota che porterà la partecipazione della Regione al 90% con conseguente qualifica della società "in house"  ad affidamento diretto delle commesse senza bandi.  Parte della somma sarà anche destinata alla definizione di revoca delle procedure di liquidazione e il debito di oltre 35 milioni verrà chiuso con il pagamento di circa 5.

Dopo questo intervento, Abruzzo Engineering opererà in piena autosufficenza finanziaria. Sono previste disposizioni secondo le quali il personale della società  affiancherà  quello comunale nella gestione tecnica e amministrativa; al contempo, verra' inserito personale altamente specializzato per le attività di competenza regionale.
E' stata proprio la mancanza del  riconoscimento "in house"  fin dal 2006 che ha portato all' impossibilità di  avviare commesse e alla conseguente  crisi  finchè la società mista  Regione/Selex  fu messa in liquidazione, nel 2010, dall' allora Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi. La situazione effettiva  negli ultimi cinque anni è  stata di totale immobilismo con  circa 180 dipendenti in cassa integrazione.

 

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