“Divani, cassettiere, armadi e materassi: ce n’è per arredare una casa in via Tavo, all’incrocio con via Sangro, una delle strade più difficili e ‘calde’, dal punto di vista sociale, della città, lasciata da giorni nel completo abbandono e degrado. Parliamo di una delle tante discariche abusive che oggi disseminano la città, spuntando come funghi, nella completa indifferenza di un’amministrazione comunale-Pd e di un assessore all’Ambiente che stanno brillando per assenza e disattenzione”. È il commento di Armando Foschi, membro dell’Associazione ‘Pescara – Mi Piace’ che ha fotografato l’ennesima discarica lasciata in bella vista a Pescara.
“Il ripetersi di tali situazioni – ha detto Foschi – testimonia che non parliamo di ‘casi’ isolati imputabili all’inciviltà dei cittadini, ma si tratta di un degrado sistematico che si sta allargando a macchia d’olio, colpendo le periferie al pari del centro cittadino. I residenti di via Tavo-via Sangro, nel cuore del rione Villa del Fuoco, hanno chiamato la nostra Associazione per chiederci di rendere pubblica e documentare quella discarica abusiva che ormai impera da giorni occupando tutto il marciapiede, ormai impraticabile per pedoni, carrozzine e mamme con i passeggini, costretti a transitare in strada, evitando le auto. Hanno cominciato con un divano, giorni fa, e poi, si sono aggiunti gli altri pezzi d’arredo: la cassettiera, un materasso, coperte dismesse, un pezzo d’armadio, assi di legno, una discarica destinata evidentemente a crescere e che resta al suo posto, nonostante le segnalazioni che pure i cittadini hanno trasmesso alla Attiva e al Comune. Il timore fondato è che altre persone si sentano legittimate a portare i propri ingombranti da dismettere in quella che è diventata un’isola portarifiuti a tutti gli effetti, una situazione destinata a degenerare creando un evidente problema ambientale in piena estate. Riteniamo tale situazione inaccettabile, ovvero un peggioramento del servizio della raccolta e smaltimento dei rifiuti cittadini a fronte di un aumento spropositato della Tari, proprio la tassa sui rifiuti, da parte del Comune di Pescara. Quella tassa è sostanzialmente raddoppiata per le famiglie che oggi però si ritrovano a dover vivere con l’immondizia sotto il balcone di casa, pattume peraltro abbandonato accanto alle aiuole in cui si vedono polloni (l’erba selvaggia che cresce sotto gli alberi) alti un metro, quindi non tagliati anche dal 2014, altro simbolo di grave inefficienza da parte dell’amministrazione.
Oggi l’Associazione ‘Pescara – Mi Piace’ chiede conto di cosa sta accadendo a Pescara: un anno fa il centro-destra ha consegnato una Pescara pulita, decorosa, bella, al centro-sinistra, che dopo 380 giorni circa di governo ci sta riconsegnando una città in condizioni disastrate, diretta conseguenza, è scontato, del taglio degli investimenti del Comune sulla Attiva, la società in house che gestisce il settore rifiuti. Oggi chiediamo perché la Attiva non riesce più a gestire in maniera coordinata e puntuale il servizio di raccolta degli ingombranti? Perché l’assessore all’Ambiente Marchegiani continua a ignorare i disagi che la città sta vivendo? Se le occorre, siamo disponibili ad accompagnarla personalmente in un giro su Pescara per farle vedere quelle situazioni di abbandono ormai lampanti. E soprattutto chiediamo sino a quando i residenti di via Tavo-via Sangro dovranno sopportare quei rifiuti sotto casa?”.