Il 21 maggio è stata pubblicata la sentenza a favore della Wind. Oggi i tecnici stanno installando l'antenna in via Di Francesco. È inutile ribadire il silenzio da parte del Comune riguardo alla faccenda visto che negli ultimi incontri con i cittadini, la Dirigenza tecnica si era pronunciata in modo perentorio riguardo alla impossibilità di fare altro oltre l'operato che, sul piano amministrativo, non aveva nulla da essere contestato.
Dalla Sentenza (N. 00216/2015 REG.PROV.COLL. - N. 00401/2014 REG.RIC.) si evince invece l'incompetenza, se così vogliamo dire, di questo stesso operato. Bastava aspettare altri quattro giorni perché il permesso Enac decadesse e la diffida del Comune dall'eseguire i lavori per la realizzazione dell'impianto di telefonia mobile contro la Wind sarebbe stata accettata.
Alla data dell'atto di decadenza (03.10.2014), il termine completo di mesi 12 non è ancora spirato per pochi giorni e comunque, "ex adverso", non è stato dimostrato nulla in contrario, con una diversa documentazione probatoria.
Il n-o, dell'Enac, non è un semplice parere consultivo, acquisibile "ex post", ed è necessariamente preventivo, attenendo alla sicurezza aereonautica (art.115, comma 3°, d.lgs. n. 259/2003).
Quindi, silenzio, incompetenza, e soprattutto stasi completa riguardo alla questione del Regolamento comunale per l'insediamento urbanistico dei stazioni radio base per la telefonia fermo al 2004 e oramai inadeguato. Incontri fittizi con i cittadini e Wind disposta a trovare un nuovo luogo non sensibile (altro possibile impegno del Comune non assolto), dove ci si è persi tra le promesse di tecnici e politici, in cui da un lato si prometteva di iniziare i lavori e di individuare le risorse, dall'altro di individuare i responsabili di un operato ormai da denunciare. Quindi, solo promesse non mantenute e atteggiamenti di facciata come al solito, per tenere buone le persone, perché non si prenda coscienza che si procede senza riguardo per il benessere della Comunità , senza adeguarsi alle leggi che da allora sono cambiate e che dovrebbero tutelare la salute dei cittadini. Quello che però si continua a vedere sono lavori su ponti e rotatorie, che perché no, potrebbero essere luoghi scelti per montare le antenne, invece di continuare a posizionarle in prossimità di scuole e asili !