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Forza Nuova tappezza Montesilvano di manifesti contro i profughi. Lo sdegno di Sel

La redazione
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Striscioni e manifesti contro i profughi immigrati, giunti qualche giorno fa a Montesilvano (leggi qui). Secondo Forza Nuova, la decisione di continuare ad ospitare clandestini nella città Adriatica, è "del tutto priva di buon senso". Con un blitz ieri sera gli esponenti del movimento hanno affisso manifesti in varie zone della città.

Testimoni della scelleratezza della decisione sono "i continui suicidi degli stessi immigrati, che sono in aumento a causa della crisi".

"Una moltitudine di extracomunitari - dicono a Forza Nuova - alloggia ancora negli alberghi, ospiti a spese dei contribuenti". Per questo gli esponenti del movimento hanno deciso di organizzare un presidio informativo a Montesilvano il 25 aprile, per informare e sensibilizzare la collettività e le autorità locali del problema.

Lo sdegno di Sel. "I manifesti attaccati da FN a Montesilvano e le dichiarazioni rilasciate dalla formazione neo-fascista sono semplicemente vergognose. Vorrei ricordare che lo stato di rifugiato è sancito dalla costituzione Europea, ed è un diritto-dovere quello di accoglierli". Così il coordinatore provinciale di Sel, Daniele Licheri, replica al blitz notturno di Forza Nuova.

"Parlare di crisi occupazionale e di suicidi dei nostri concittadini, mettendo nelle stesso calderone le sofferenze degli Italiani e quelle dei migranti quasi come fossero loro la causa della crisi occupazionale - dice Licheri - è un gioco al massacro in cui si alimenta solo lo scontro tra poveri. Mi auguro che il sindaco Maragno non imiti il sindaco di Chieti dando una sponda politica a questa 'immondizia mediatica' costruita ad arte per recuperare qualche voto. Sinistra Ecologia e Libertà continuerà sempre a promuovere la cultura dell'accoglienza, la valorizzazione delle differenze e l'integrazione tra i popoli. Ci auspichiamo inoltre che chi fa politica si assuma la responsabilità di dare risposte complesse e articolate per risolvere i reali problemi e non fare, in stile Salvini - conclude - della facile e scadente demagogia sulle spalle di chi davvero oggi soffre la crisi economica".

 

 

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