Nella chiesa del Sacro Cuore, nel centro della città , un po' alla volta, come richiamati da una voce materna arrivano i fedeli, i sacerdoti, gli scout per la processione del Venerdì Santo, evento tra i più antichi in Italia.
Più di mille persone, nel pomeriggio, hanno affollato la chiesa per assistere alla rievocazione storica, che accompagna la morte del Cristo. Alle 19 in punto iniziano ad uscire i primi simboli della Pasqua cristiana: la croce dapprima guida il corteo, seguita dalla statua dell'angelo, dalla lanterna, dalle spade, dal gallo, dall'anfora, dalla brocca con il recipiente che nell'antica Roma conteneva l'acqua che simboleggia Ponzio Pilato che si "lavò le mani", con la condanna alla crocifissione di Gesù, dalla corona di spine, dal volto del Cristo, dalle vesti, dal drappo raffigurante Gesù Cristo, dalle scale intersecate alle lance, dalla Croce che simboleggia la crocifissione, la statua del Cristo morto nella bara e, per ultima, la statua della Madonna.
Alla presenza delle autorità , come il sindaco Marco Alessandrini, il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, gli assessori Bruna Sammassimo,Veronica Teodoro, Giuliano Diodati e Sandra Santavenere, la processione procede con canti e preghiere miste ad un religioso silenzio. La città si ferma; anziani, giovani bambini, la folla si snoda per le vie della città proseguendo per il centro cittadino fino ad arrivare alla cattedrale di San Cetteo.
Il Dio denaro ha sostituito la Croce, il profitto e l'arricchimento a tutti i costi hanno sostituito la pietà umana. Abbiamo perso gli occhi, lo stupore, l'incanto di fronte alla bellezza del creato assecondandolo alle nostre stupide ed egoistiche esigenze consumistiche. Abbiamo solo fretta per non andare da nessuna parte. Nel frattempo la processione s'incammina lentamente per le vie e i vicoli della città .
Foto Sara Gerardi e Michele Raho
Video Michele Raho