Parte da Pescara la mobilitazione dell’Abruzzo per la "tutela dell'ambiente e della legalità”, con un appello comune in difesa del Corpo forestale dello Stato e contro il disegno di legge sulla riorganizzazione. L'appello è stato promosso dal deputato Giulio Sottanelli (Scelta Civica) e, nel giro di due giorni, ha ottenuto oltre 150 adesioni.
Del tema si è parlato nel corso di un incontro che si è svolto stamani nella sede della Provincia, in una gremita sala Tinozzi. Presenti, tra gli altri, oltre a Sottanelli, il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, l’assessore regionale all’Ambiente, Mario Mazzocca, quello ad Agricoltura, Caccia e Pesca, Dino Pepe, primo firmatario dell’appello, i deputati Gianni Melilla (Sel) e Paolo Tancredi (Ap), il consigliere nazionale del Wwf Dante Caserta, un centinaio di sindaci e rappresentanti dei comuni abruzzesi, tra cui i primi cittadini di Pescara e Montesilvano, Marco Alessandrini e Francesco Maragno.
"La soppressione del Corpo Forestale dello Stato - ha detto Sottanelli - rappresenterebbe per l'Abruzzo, 'Regione verde d'Europa' per la presenza di ben quattro Parchi nazionali e numerose aree protette e di interesse ambientale e paesaggistico, la grave messa a rischio dello stato di tutela dell'ambiente, dell'agricoltura e del territorio naturale, con conseguenti costi sociali ed economici immediati. Rappresenterebbe la perdita di quel ruolo di sapiente cura del rapporto cittadino-ambiente-agricoltura e della continua azione 'di prossimità'".
Il Cfs, in Abruzzo, conta 71 stazioni e 316 unità operanti in tutta la regione. Nel 2014 ha portato a termine 61.524 controlli accertando 512 reati ambientali e 1.791 illeciti amministrativi per sanzioni pari a oltre due milioni di euro. L’azione della forestale, viene ricordato nell’appello, si è distinta anche per l’azione di repressione degli incendi boschivi, passati dai 288 del 2012 ai 47 del 2014.