Il piano di riequilibrio finanziario pluriennale è stato approvato poco fa in Consiglio Comunale, entro 30 giorni è atteso il parere della Sezione Regionale della Corte dei Conti. Con delibera votata nelle prime ore del 31 Dicembre 2014, il Comune aveva avviato la procedura di riequilbrio finanziario. Da lì a 90 gg il Consiglio Comunale doveva approvarlo. Non è mancata battaglia con l'opposizione che contesta la reale entità della quota debitoria.
Incredula l' Assessore al Bilancio Bruna Sammassimo: " Mi fa specie che l'opposizione che è stata al governo per cinque anni, non conosca la realtà delle cose più di quanto non la conosciamo noi che al governo ci siamo da appena 8 mesi: i 5 milioni di debiti fuori bilancio sono certi, altro che irreali, e i 25 milioni di debiti potenziali riguardano tutte quelle cause in corso che potrebbero vederci soccombenti e dunque costretti a pagare".
Il piano di riequilibrio è stato un lavoro lungo, faticoso e complesso - 85 pagine- per il gruppo di lavoro coordinato dal dirigente del Dipartimento Amministrativo del Comune Guido Dezio con la supervizione di Bruna Sammassimo. Estrema ratio perche' non si cadesse nel default, ha richiesto una profonda analisi e il totale controllo strategico di tutte le voci di bilancio portando alla ristrutturazione vera e propria delle varie voci di spesa e di entrata. Il piano di riequilibrio e' una novita' assoluta e quindi non presenta una normativa precisa di dettaglio, rendendo ecessarie intepretazioni estensive. Venerdi scorso il collegio dei revisori dei conti, esprimendo parere preventivo, si dichiara favorevole sotoponendolo pero' a delle condizioni come l' integrazione del piano con un bilancio di cassa. Nel piano si prevede di "spalmare" in 28 anni (invece di 10) il disavanzo che proviene dal bilancio 2014 - pari a 41 milioni di euro - così la rata mutuo sara' piu' bassa incidendono meno sulla collettivita' pescarese. Nell' ambito della procedura di risanamento in corso, i pescaresi pagheranno meno tasse poiche' il piano di riequilibrio prevede ex lege che le aliquote rimangano al massimo per la durata del piano: così la Tari costera' l' anno prossimo il 7% di meno per i cittadini.
Intanto il Ministero degli Interni fa sapere che il Comune di Pescara potra' accedere al fondo di rotazione statale per la somma di 33 milioni e 480 mila euro aprendo così spazi finziari per 6 milioni e 600 mila euro con margini operativi. Nei primi 3 anni sono gia' previste riduzioni di oltre quasi 11 milioni di spesa con rivisitazione di spese di funzionamento e contratti non a scapito di qualita' dei servizi. Un anticipo da parte dello Stato che verrà rimborsato senza interessi in 10 anni. Il piano di riequilibrio è stato un' operazione di strategia che mira a risanare i conti dell' amministrazione invece di finire in dissesto: il Comune e' andato in predissesto per attingere al fondo di rotazione e acquisire la liquidita' che portera' la ripartenza dell' economia. Entro fine 2016 dovrebbero essere stati pagati tutti i debiti pregressi, certi e potenziali, fino a regolarizzare i pagamenti dei fornitori con contrattti a tempi medi di pagamento di 60 gg.