Nella giornata di martedì 3 marzo 2015, durante i lavori di posa di una cavo elettrico in corrente continua per il collegamento tra l'Italia e il Montenegro, è stato rivenuto, dalla ditta esecutrice dei lavori, un ordigno bellico lungo circa 50 cm e con un diametro di circa 10 cm.
Il ritrovamento è avvenuto a circa 500 metri (0,3 miglia nautiche) dalla costa antistante il torrente Vallelunga nella zona sud di Pescara e l'ordigno si trova ad una profondità di 4,3 metri.
La Capitaneria di Porto di Pescara ha emesso una ordinanza che vieta il transito, la sosta e l'ancoraggio di qualsiasi imbarcazione per un raggio di mezzo miglio dal punto del ritrovamento e sospende l'attività di posa del cavo fino al termine delle operazioni di bonifica.
Nel 1943 Pescara fu pesantemente bombardata nei mesi di agosto, settembre e dicembre. Il residuato bellico potrebbe essere proprio una delle bombe finita in mare durante uno degli attacchi subiti da Pescara nel 1943 (leggi qui l'approfondimento sui bombardamenti su Pescara del 1943).