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Inaugurata a Pescara la prima Biblioteca Regionale per i minorati della vista

La biblioteca "F. Di Giampaolo" protagonista nella Giornata Nazionale del Braille

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Si è tenuta ieri pomeriggio, a partire dalle ore 16:00, presso la Biblioteca "F. Di Giampaolo" in Via Tiburtina n° 97/25 a Pescara, l’inaugurazione della Prima Biblioteca Regionale per minorati della vista, in occasione della Giornata Nazionale del Braille. Evento, organizzato grazie al prezioso supporto di Rodolfo Francavillese, a cui hanno preso parte il sindaco di Pescara Marco Alessandrini, l’ Assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione Giovanni Di Iacovo e il Presidente del Consiglio Comunale Antonio Blasioli.

Come dichiarato da Oriano Notarandrea, responsabile dell'agenzia per la Promozione Culturale di Pescara e da Marcello Antonacci, Presidente del Consiglio Provinciale di Pescara dell' UIC, quella inaugurata ieri è una prima sezione che potrà essere allargata negli anni successivi, contenente un patrimonio culturale inestimabile, appartenente all’ Unione Italiana Ciechi. Lo scopo è quello di permettere a quanti più non vedenti possibile di approcciarsi ai libri, sia attraverso il cartaceo sia attraverso l'ausilio di audiolibri realizzati grazie al servizio del libro parlato, che è rivolto anche ai dislessici.

La conoscenza della scrittura braille è fondamentale per il minorato della vista, è alla base della sua istruzione pedagogica e nozionistica. Una scrittura che nasce nelle trincee napoleoniche e che è stata rielaborata da Louis Braille, sei puntini che in base alla loro disposizione e ai loro quantitativi hanno rivoluzionato la vita dei minorati della vista.

Al termine dell’inaugurazione si è continuato il discorso della cultura attraverso la rassegna musicale “Suoni al buio”, presentata da Sara Iannetti, di cui sono stati protagonisti  la Scuola Musicando – jazzWorkLab diretta da Marco Di Battista, il Tonino Colonna Ensamble e il Donato Iocco Quartet Pescara. In vista dell'occasione sono stati riprodotti pezzi alternati al buio, per far capire a tutti quanto la vista ci domini e quanto ci distragga delle situazioni circostanti.

Oggi il pericolo più grande è quello che sopraggiunge con il bel parlare e ben pensare di molti, i quali spesso fanno credere erroneamente che la minorazione sia stata superata con l’avvento delle nuove tecnologie. Ma non si deve mai dimenticare che nulla può aiutare in toto a superare il problema  della condizione di minorazione visiva, di cui il condizionamento psicologico è il problema più grande, causato da barriere pregiudiziali più che fisiche e da una cultura che non accoglie.

Ai nostri microfoni il Presidente del Consiglio Provinciale di Pescara della UIC Marcello Antonacci ha risposto ad alcune domande:

I minorati della vista sono sottoposti ancora a disparità sociali e culturali?
Che ci sia un atteggiamento di timore nei confronti del diverso è normale. Ci sono molte difficoltà nel rapportarsi con persone che hanno delle diversità ed oggi la globalizzazione, pur veicolando delle conoscenze, rende difficoltoso il rapporto umano.


Nell’affrontare i problemi che si presentano al giorno d’oggi, le persone con delle “diversità” si sentono supportate e aiutate dalle istituzioni?
Si, ma molto di più si potrebbe fare. A volte in nome della crisi si fa meno di quello che si potrebbe. Il grande problema è l’istruzione, perché chi ha una "diversità" senza istruzione non può accedere al mercato del lavoro. Ad esempio in Abruzzo, come purtroppo in altre regioni, non si è ancora riconosciuta la figura dell’addetto alle pubbliche relazioni per non vedenti.


Pensa che l’inaugurazione di questa biblioteca possa rappresentare una svolta significativa? Tutto ciò che porta a conoscenze è utile, il tempo ce lo dirà. Sapere che in una biblioteca pubblica una qualsiasi persona possa trovare anche libri braille, sicuramente la porterà a ricordarsi che esistono anche i ciechi.

 

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