Nuova eclatante protesta della marineria a Pescara per il mancato dragaggio del porto. Gli operatori si sono spostati in massa sull'asse attrezzato, che collega Pescara e Chieti, perche' i lavori annunciati per oggi, di avvio del dragaggio, non sono cominciati.
L'intervento e' stato promosso dal Provveditorato interregionale alle opere pubbliche per duecentomila metri cubi e affidati tramite gara, da mesi, alla ditta Sidra. Mimmo Grosso, in rappresentanza dell'associazione Armatori Pescara, fa notare che "per oggi era stato annunciato l'arrivo di due draghe, ma non e' avvenuto, e quella che c'era gia' è inattiva".
Armatori e pescatori, senza lavoro dall'anno scorso e senza soldi a sufficienza per sopravvivere, si sentono presi in giro dal ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture i cui annunci sono rimasti fino ad ora disattesi. L'ultimo era arrivato dal sottosegretario Guido Improta che aveva assicurato che la draga sarebbe entrata in azione il 3 aprile.
A fine mese scadono i sussidi e la marineria non vede alcuna prospettiva positiva. Oggi chiedono risposte alle istituzioni locali che pero' non hanno competenza sul porto e hanno gia' investito milioni di euro su questa problematica, in particolare la Regione Abruzzo. La protesta della marineria sta causando grossi disagi al traffico cittadino.