Sabato 24 gennaio 2015 presso il Palazzo della Provincia di Pescara, Sala nella sala Figlia di Jorio, alle ore 17.30, nella ricorrenza delle giornate della memoria nel settantesimo anniversario della liberazione di Auschwitz, si è tenuta una conferenza che ha visto come protagonista il Professor Marco Patricelli, insegnante di Storia dell’Europa contemporanea all’Università G. d’Annunzio di Chieti e consulente del TG1 Storia.
Ha introdotto la manifestazione Loris Di Giovanni, Coordinatore Regionale di Libera PD Abruzzo. e Presidente dell’Associazione ProA.S.Pe, Assessore per l’Archivio di Stato di Pescara. Storico e saggista.
La conferenza ha avuto come tema l’ultima pubblicazione di Patricelli, “Il volontario”, che racconta la storia dell’eroe Witold Pilecki, che nel ’40, a solo 38 anni, entrò volontariamente nel campo di Auschwitz per rivelare al mondo l’orrore dei lager.
Il prof. Patricelli ha presentato le sue opere ed ha narrato la storia di Witold Pilecki.
Il libro, oggetto della conferenza, racconta del tenente di cavalleria Witold Pilecki che nel 1940 aveva 38 anni. Le angherie e le crudeltà degli oppressori non erano conosciuti dalla popolazione e quindi sotto falso nome si lascia arrestare, come fosse per caso, nel corso di una retata della Gestapo. Il suo piano era di essere rinchiuso ad Auschwitz per poter avere le informazioni da svelare al mondo su che cosa accadeva dentro a quel lager. Fu lui a far trapelare le informazioni sugli orrori di Auschwitz. Tali erano gli orrori narrati che anche gli Alleati non riuscivano a credere di tata crudeltà pianificata dalla Gestapo
Rimase prigioniero per quasi mille giorni, durante i quali rischiò più volte la morte per malattia e per eliminazione. Evase nel 1943, dopo aver inoltrato all’esterno racconti dettagliati sulla “fabbrica dello sterminio”. Successivamente si batté nell’insurrezione eroica e disperata di Varsavia del 1944. Finì ancora prigioniero dei tedeschi fino alla fine della guerra. Nel 1945, dopo la sconfitta del nazismo, va in Italia dove divenne volontario per tornare in Polonia per strapparla da un’altra dittatura e da sistema terroristico di Stalin. Tutte le lotte fatte contro gli usurpatori prima Tedeschi e poi Sovietici non viene riconosciuto dalle autorità comuniste, che gli danno la caccia come a un nemico pericolosissimo e lo arrestano. È considerato un uomo scomodo, un ‘traditore’, un ‘agente imperialista’, un ‘nemico del popolo da eliminare. La sua sorte è segnata, venne condannato tre volte a morte in un processo farsa.
Venne giustiziato il 25 maggio 1948 con un colpo alla nuca e il suo corpo interrato di notte in un luogo segreto. Tutto il suo eroismo e i suoi sacrifici per combattere gli invasori delle Polonia furono dimenticati. Solo con la caduta del muro di Berlino avviene la riabilitazione, ma ancora oggi si ignora dove sia sepolto.
Quest'uomo valoroso eroe dell’umanità è quasi del tutto sconosciuto. Il libro del prof. Patricelli gli dà una memoria, un ricordo che finalmente lo fa conoscere a tutti e lo riabilita dall'oblio della storia.
Il Prof. Marco Patricelli ha pubblicato molti libri quasi tutti inerenti gli eventi della seconda guerra mondiale. Tra le sue pubblicazioni: Liberate il Duce; Gran Sasso 1943: la vera storia dell’Operazione Quercia; La Stalingrado d’Italia. Ortona 1943: una battaglia dimenticata; Le lance di cartone. Come la Polonia portò l’Europa alla guerra; I banditi della libertà; La straordinaria storia della Brigata Maiella, partigiani senza partito e soldati senza stellette; L’Italia sotto le bombe. Guerra aerea e vita civile 1940-1945; I giorni della vergogna; Il nemico in casa. Storia dell’Italia occupata 1943-1945,
Il Volontario ha vinto il Premio Acqui Storia ed è stato tradotto in polacco e in francese: in Polonia è un best seller, adottato anche dalle università.
L’autore è insignito dell’onorificenza di “Bene Merito” della Repubblica di Polonia. Dai suoi libri sono stati tratti molti docu-film e docu-fiction trasmessi in Italia e all’estero.
L'evento è stato voluto dal Presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco, invitati il sindaco di Pescara Marco Alessandrini e il Prefetto della Provincia di Pescara Vincenzo D'Antuono. Il Prefetto D'Antuono non ha poi partecipato per motivi di salute ed è stato sostituito dal Vice Prefetto. In sala molti esponenti politici e rappresentanti della Guardia di Finanza e de carabinieri.