Partecipa a Pescara News

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Salute del mare e delle coste d’Abruzzo

Legambiente: “Sistema fuori controllo su fossi e torrenti”

Condividi su:
Un punto critico, classificato come inquinato, anche in provincia di Pescara. E' il Fosso Mazzocco, che rientra nel territorio del comune di Montesilvano (località Santa Filomena). Dalle analisi effettuate da Legambiente nell'ambito del monitoraggio di fossi e torrenti in Abruzzo, emerge un quadro allarmante. Sono 365mila gli abruzzesi senza depuratore. E nove i punti incriminati per alti livelli di inquinamento microbiologico, con la provincia di Chieti in testa alla poco invidiabile graduatoria, con sei aree critiche individuate. Ad esporre i risultati delle analisi realizzate dai biologi di Legambiente sul territorio regionale sono intervenuti, questa mattina in conferenza stampa, Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente, Angelo Di Matteo, presidente di Legambiente Abruzzo, Antonio Sangiuliano, coordinatore della segreteria di Legambiente Abruzzo, Antonio Mastrostefano, direttore Strategie, Comunicazione e Sistemi del Coou - Consorzio obbligatorio degli oli usati. Dagli elementi raccolti dal laboratorio mobile dei tecnici dell’associazione ambientalista, risulta evidente che, anche in Abruzzo, l’inefficienza, ed in taluni casi la mancanza, di adeguate strutture di depurazione per le acque reflue rappresenta un’emergenza a cui è doveroso porre rimedio al fine di garantire a cittadini e turisti la possibilità di godere delle bellezze marine senza correre rischi di tipo sanitario. Le analisi dei tecnici di Goletta Verde hanno permesso di effettuare un’istantanea sulla qualità delle acque regionali, e hanno messo in evidenza diverse situazioni critiche. Sei i punti critici emersi in provincia di Chieti. Tra questi, il prelievo effettuato nel comune di San Salvo in località di San Salvo Marina, presso il Fosso Buonanotte, è stato classificato come inquinato. Nel comune di Rocca San Giovanni, in località Contrada Foce, i risultati dei campionamenti nel Torrente Valle delle grotte hanno evidenziato la presenza di acque fortemente inquinate. Sempre nella stessa provincia, altri due punti sono stati segnalati per gli alti livelli di inquinamento microbiologico. Il primo, nel comune di Torino di Sangro, in località Lago Dragoni, campionato presso il Fosso del Diavolo, è risultato fortemente inquinato. Il secondo, ricadente nel comune di Fossacesia, in località San Giovanni in Venere (abbazia), è stato analizzato dalle acque del Fosso San Giovanni e ha ugualmente dato prova di essere fortemente inquinato. I prelievi compiuti nel comune di Ortona, non hanno dato risultati migliori: il Fosso Riccio, in località Torre Mucchia ha evidenziato forti livelli di inquinamento. Il problema dell’inquinamento dei fossi assume toni significativi anche nel Fosso San Lorenzo, che insiste nel comune di Francavilla al Mare e precisamente in località Foro Via Tosti, dove sono stati rilevati alti livelli di contaminazione batteriologica. Due i punti fuori legge in provincia di Teramo. Nel comune di Silvi, in località Silvi Marina, due prelievi hanno entrambi evidenziato alti livelli di inquinamento microbiologico. Nel primo caso, sono state campionante le acque del Fosso Concio che sono risultate fortemente inquinate. Stessa situazione nel secondo punto di campionamento: le acque del Torrente Cerrano hanno evidenziato presenza di batteri tali da essere classificate come fortemente inquinate. “La situazione abruzzese riflette purtroppo un’emergenza nazionale - dichiara Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente -. La mancata depurazione e l’inadeguatezza delle strutture esistenti per il trattamento delle acque reflue rappresentano un vero e proprio tallone d’Achille per il nostro Paese”. “Non ci sono solo i nove punti critici evidenziati da Goletta Verde - afferma Angelo Di Matteo, presidente di Legambiente Abruzzo - ma anche sei tratti di costa già noti alla Regione per motivi di inquinamento che sono risultati tali anche dalle nostre analisi. La situazione che emerge sembra fuori controllo. Chiediamo alla Regione ed ai Comuni di risalire alla causa di questo inquinamento per migliorare lo stato di salute del mare abruzzese che costituisce una delle fonti principale dell’economia della nostra regione”.
Condividi su:

Seguici su Facebook