Sono tre i vincitori ex aequo della tredicesima edizione del Premio Internazionale Flaiano di Italianistica 2014: il rumeno Geo Vasile, la croata Sania Roič e la polacca Barbara Kornacka, che saranno presenti alla cerimonia di premiazione presso il Mediamuseum mercoledì 3 dicembre, alle ore 17.00, nell’ambito della manifestazione 'L’Europa sulla scena. Teatro, Italianistica e Cultura dell’alimentazione', che prevede anche rappresentazioni teatrali e incontri sul tema dell’alimentazione.
I tre studiosi, autori di altrettanti volumi pubblicati nelle loro lingue d’origine, sono stati selezionati tra tutti gli autori di opere fatte pervenire dagli Istituti Italiani di Cultura operanti nell’Europa comunitaria e pubblicate nel corso del 2013. Della giuria, presieduta da Dacia Maraini, facevano parte con il Presidente dei Premi Internazionali Flaiano Edoardo Tiboni, Giuseppe Conte, Antonio Gnoli, Dante Marianacci, Renato Minore, Walter Pedullà, Giuseppe Rosato.
Il romeno Geo Vasile, noto traduttore dall’italiano e saggista, nell' antologia poetica Delirai, imperfetta, su scale, da Arturo Onofri a Donatella Bisutti (casa editrice Contact International, pp. 396), presentato dall’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest diretto da Ezio Peraro, raccoglie, con testi a fronte, componimenti di trentasette poeti italiani, che hanno segnato la storia della nostra poesia negli ultimi 150, come Onofri, Solmi, Montale, Saba, Ungaretti, Campana, Quasimodo, Caproni, Raboni, Bonaviri, Zanzotto e anche autori ancora molto attivi come Piersanti, Cucchi, Mussapi, Ruffilli. Ogni poeta è preceduto da una nota critica di presentazione e nella postfazione il curatore ripercorre le linee essenziali del panorama poetico italiano da Onofri ad oggi.
E’ dedicato invece alla più recente narrativa italiana il volume della giovane studiosa polacca Barbara Kornacka, Orecchio, occhio, corpo Sulla narrativa di giovani scrittori degli anni '80 e '90 in Italia, pubblicato a Poznam e presentato dall’Istituto Italiano di Cultura di Varsavia diretto da Paola Ciccolella. Gli scritti degli autori presi in considerazione (Tondelli, Balestra, Santacroce, Brizzi, Ammaniti, Campo, Busi) focalizzano il tema della corporeità e l’importanza data alla testimonianza dei sensi e della oralità della scrittura.
La nota italianista croata Sanja Roić, nel suo ricco volume All'Est e all'Ovest da Trieste. Dialoghi interculturali, proposto dall’Istituto Italiano di Cultura di Zagabria diretto da Maria Sica, ricostruisce, sotto il profilo storico, filosofico, culturale e letterario, il ruolo della città di Trieste come vitale punto di incontro del mondo romanzo, germanico e slavo, dell’Occidente e dell’Oriente, del Settentrione e del Meridione, dell’Adriatico e del Carso, anche attraverso gli incontri dei mondi e delle culture dei viaggiatori e degli emigranti.
Gli eventi del 3 dicembre sono organizzati dalla Fondazione Edoardo Tiboni per la cultura e dall'Accademia di Belle Arti di Roma, con il patrocinio di Milano Expo 2015, del Ministero per gli Affari Esteri, della Regione Abruzzo, della Provincia di Pescara e del Comune di Pescara, con la collaborazione di Bioalimenta che cura anche la sezione relativa all'alimentazione dei giovani.