Nell'ambito del Festival delle Letterature a Pescara, domenica 9 novembre, il pubblico della Sala Arancio del Circolo Aternino ha applaudito l'ultimo libro di Daniela Quieti “Atmosfere”, Edizioni Tracce. Una raccolta commentata di proverbi, leggende e riti che contraddistinguono il mondo contadino in quanto frutto dell'esperienza riassunta e tramandata oralmente del sapere popolare.
A presentare il libro, dopo l'intervento del presidente di Edizioni Tracce Ubaldo Giacomucci, non a caso, è stato Pasquale Tritapepe, giornalista e collega della redazione del programma Agricoltura Oggi. Oltre agli inediti, nella raccolta si trovano racconti tratti dagli interventi telesivi dell'autrice nella rubrica del programma.
Tra i brani interpretati dall'attrice Vittorina Castellano, quello sul vecchio adagio “chi va al mulino si infarina” ha strappato applausi e anche qualche sorriso perchè con la sua ironia ha dimostrato appieno la forza di un sapere antico che ai giorni nostri ha ancora tanto da insegnare. Spesso si ritrovano coincidenze tra culture diverse e distanti che convergono nell'esperienza quotidiana. Il detto che apre la raccolta, “il mattino ha l'oro in bocca”, ha un corrispettivo dal significato identico in inglese, ma ciò accade anche per “la parola è d'argento, il silenzio è d'oro”. Nell'insieme dei racconti si evince una identità culturale che, pur originando da un preciso territorio, accomuna più culture in un unico sapere. Molto interessante l'intervento della scrittrice Federica Tedeschi, che ha citato l'antica filastrocca della “vispa Teresa”, dando l'occasione per introdurre l'utilità del componimento nell'insegnare ai bambini il rispetto per la natura.
Con il libro “Atmosfere”, si ha l'occasione fare un viaggio nel tempo attraverso le espressioni del sapere contadino che, insieme alle sue superstizioni ed alla sua religiosità, vive attraverso le generazioni e di scoprire il significato profondo di comportamenti e parole che il tempo non può cancellare.