Confermato in tutte le Province dell’Abruzzo l’astensione dal servizio di tre ore, dalle ore 11 alle ore 14, nella giornata del 23 settembre p.v., della Polizia di Stato, Vigili del Fuoco, Polizia Penitenziaria e del Corpo Forestale, come segno di protesta per il blocco dei salari portato avanti negli ultimi quattro anni dal Governo.
Saranno garantiti i servizi d'emergenza nel rispetto e nella tutela della popolazione da sempre sostenuta da questi organi.
Per la prima volta si assiste quindi ad un gesto forte da parte dei cittadini in uniforme al servizio degli italiani. Un monito per il Governo centrale, un sintomo di disagio di questi lavoratori ogni giorno impiegati sul territorio e sempre presenti nelle vicende di cronaca.
Tutti i sindaci di categoria che aderiscono allo sciopero, SAP, SAPPE, SAPAF, CONAPO, auspicano che i fondi dovuti ai loro iscritti non vengano presi nelle " pieghe dei bilanci del Ministero dell’Interno e quello della Difesa”, già in profonda crisi", bensì in una corretta politica di gestione dello Stato.
Fino a fine mese i sindacati manterranno il presidio, già in corso a Montecitorio, mentre l'operazione #piazzapermanente sarà portata avanti fino a fine anno con il camper di rappresentanza della categoria, che percorrerà l'Italia per raccogliere firme e stimolare la riforma della sicurezza.
In questi giorni su molti siti di informazione si è paragonata la situazione italiana a quella degli inizi delle sollevazioni greche, dove parteciparono anche rappresentanti dell'esercito.
E' bene però ricordare, onde evitare confusione, che a differenza delle forze di Polizia, i rappresentanti delle Forze Armate Italiane, quali Esercito, Marina, Aeronautica, Guardia di Finanza e Carabinieri non possono scioperare, nè scendere in piazza, in quanto fedeli alla Patria e quindi al Governo, come chiaramento espresso nel loro giuramento.
"Giuro di essere fedele alla Repubblica italiana,
di osservarne la Costituzione e le leggi e di
adempiere con disciplina ed onore a tutti i
doveri del mio stato per la difesa della Patria e la
salvaguardia delle libere istituzioni»
Il giuramento quindi impegna ciascun cittadino che presta servizio per lo Stato e, per il personale militare, riveste un ruolo fondamentale ai fini dell’assunzione dello “status militis” che trova collocazione normativa nell’articolo 621, comma 5, del Codice dell’ordinamento militare.
Ci auguriamo pertanto che il senso di Patria sia ricordato e rinnovato anche dai rappresentanti delle nostre Istituzioni davanti al malessere dei cittadini italiani.