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Come studiare velocemente per un concorso pubblico?

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Spesso chi decide di candidarsi a un concorso pubblico sta già lavorando e vuole tentare un altro percorso professionale, magari passando dal settore privato a quello del pubblico impiego. Chi ha già un’attività lavorativa o comunque altri impegni quotidiani ha serie difficoltà nel trovare il tempo per studiare. Eppure esistono strategie efficaci per ottimizzare lo studio e massimizzare i risultati in poco tempo. Vediamo insieme alcuni suggerimenti pratici per studiare velocemente in vista di un concorso pubblico.

Organizzare il materiale

Prima di cominciare a studiare per un concorso è bene organizzare tutto il materiale di studio a disposizione. Libri, dispense, documenti, risorse online vanno suddivisi per argomenti. Poi va stilato un piano di studi in cui ipotizzare quanto tempo dedicare a ciascun argomento e quali materiali (libri, documenti, dispense, fonti online) utilizzare per ognuno di essi. A questo punto può essere utile tracciare il cronoprogramma di studio in un calendario o in un planner. 

Utilizzare mappe mentali

Le mappe mentali sono validi strumenti per visualizzare idee e collegarle fra loro. Da un’idea centrale si diramano a raggiera concetti correlati per associazione. In questo modo si semplificano informazioni complesse, diluendole in diagrammai visivi più facili da memorizzare e ricordare. Si possono sintetizzare interi argomenti o capitoli di un libro tramite mappe mentali da tracciare su un quaderno di appunti (cartaceo o digitale). Così facendo sarà molto più facile non soltanto studiare e metabolizzare concetti, ma anche rivedere e ripassare gli argomenti in qualsiasi momento.

Tecniche di memorizzazione

Avendo poco tempo a disposizione per studiare è utile sfruttare alcune tecniche di memorizzazione: acronimi, associazioni visive e la cosiddetta “tecnica del palazzo della memoria”. Conosciuta altresì come “metodo dei Loci”, la tecnica del palazzo della memoria ha origine nell’Antica Grecia. Secondo la tradizione sarebbe stata inventata dal poeta lirico Simonide di Ceo (Iùlide, Isola di Ceo 556 a. C. - Siracusa 467 a. C. circa). Dopo aver partecipato a un banchetto, il palazzo sede dell’evento a cui partecipò il poeta crollò. Simonide partecipò ai soccorsi e fu molto utile grazie alla sua capacità di riconoscere i volti delle persone sotto le macerie. Il poeta aveva infatti memorizzato i nomi delle persone sedute al banchetto associandoli ai rispettivi volti. Questa tecnica mnemonica funziona poiché sfrutta due tipologie di memoria umana: quella visiva e quella spaziale. La memoria visiva concerne la visualizzazione mentale di immagini; la memoria spaziale la collocazione mentale di oggetti/persone ecc. in luoghi noti (ovvero ben radicati nel cassetto della memoria). Dunque nuove informazioni inserite in contesti conosciuti si ricordano più facilmente. Ad esempio, per ricordare senza troppi sforzi un elenco di date si potrebbe associarle a eventi che conosciamo già oppure a immagini da tempo immagazzinate nella nostra memoria a lungo termine.

Simulare test di concorsi

Le simulazioni di test sono essenziali per allenarsi alle classiche modalità di esame dei concorsi. A questo scopo su https://www.concorsipubblici.com/quiz si possono trovare intere banche dati di quiz e questionari di concorsi suddivisi per ruolo (istruttore amministrativo, coadiutore amministrativo senior, OSS, ecc.). Per migliorare la propria performance nei quiz occorre esercitarsi a farli il più velocemente possibile, cercando di combinare rapidità a precisione/correttezza delle risposte. Rivedere gli errori fatti in queste simulazioni (e perché siano stati fatti) è un altro passaggio fondamentale per arrivare ben preparati ai concorsi.

Studiare attivamente e gestire il tempo

Cosa significa studiare e ripassare attivamente? Significa ripetere a voce alta concetti e argomenti, spiegarli a un compagno di studi, ricostruirli in riassunti scritti. Tutto ciò aiuta il cervello ad assimilare le informazioni e a ricordarle meglio (ovvero lucidamente e più a lungo). Infine, saper gestire il tempo vuol dire sia organizzarlo pianificando le cose da fare, sia dosare quel che si fa in range temporali definiti. Ad esempio, studiare per 25 minuti e poi fare una pausa di 5 minuti aiuta a rinfrescare la mente e a mantenere alte l’attenzione e la concentrazione su quel che si sta studiando. Durante la pausa meglio allontanarsi anche fisicamente dai libri al fine di riossigenare il cervello e riprendere con nuovo slancio lo studio. 

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