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Riti e credenze popolari nella festa di Santa Lucia

Presso il punto FAI di Pescara un importante incontro per parlare di tradizioni abruzzesi e italiane

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Incontro FAI presso la Galleria Spazio Bianco di Pescara per parlare di Santa Lucia che viene ricordata in tutto il Mondo il 13 dicembre.

A parlare della Santa, dei riti e delle credenze popolari legati al lei legati, la Prof. Patrizia Rossi che, presentata dalla responsabile FAI Rosaria Chicchirichi, ha intrattenuto le numerose persone convenute con una relazione ricca di informazioni che hanno spaziato in tutti i campi delle tradizioni e della cultura popolare.

Lucia era una giovanetta di Siracusa nata tra il 289 e 290 dc, era nata in una famiglia ricca e rimasta orfana di padre venne promessa ad un giovane patrizio. La sua vita ebbe una svolta con la malattia della madre Eutichia. Durante il pellegrinaggio al sepolcro di Santa Agata, Lucia ebbe una visione della Santa che le annunciava il suo futuro come Patrona di Siracusa. Dopo la guarigione della madre Lucia dedicò completamente la sua vita alla religione cristiana distribuendo le sue ricchezze ai poveri e bisognosi. Tutto questo fece infuriare il suo promesso sposo che vedeva sparire le ricchezze e la denunciò procurandole minacce e torture fino alla condanna a morte con il fuoco. Ma le fiamme non la vollero lambire allontanandosi da lei. Questo del fuoco fu il primo miracolo che si collega alla sua figura. Lucia non rinunciò alla sua fede e le persecuzioni non cessarono fino alla morte.

Santa Lucia è ricordata anche per la cura degli occhi e la leggenda narra che si strappò gli occhi per dimostrare la sua fede, ma che poco dopo recuperò subito la vista. Per questo è raffigurata con un piattino dove sono posti i suoi occhi. Anche il suo nome Lucia è simbolico come connessione tra il nome e la luce.

Il 13 dicembre è una data importante sia in Italia sia nei Paesi del nord Europa perché si celebra Santa Lucia, martire cristiana morta sotto Diocleziano nel 304, e si fonde con il Natale. Le celebrazioni sono varie e a Siracusa, dove la Santa è Patrona della città, c’è il Festival delle Luci e del Rinnovamento preceduta dalla processione della statua d’argento e a tanti chilometri di distanza, in Svezia, le ragazze si vestono di bianco e portano biscotti e panini allo zafferano. Le candele che ornano la testa delle giovani ricordano, non solo la luce, ma anche quelle che la santa da giovanetta metteva sul capo per illuminare la strada quando portava doni ai più bisognosi.

Anche il falò di Santa Lucia è una tradizione cristiana che ha origini molto lontane pagane: in questo periodo di inizio inverno venivano bruciate gli sterpi e le potature degli alberi alla fine dei raccolti per propiziare una stagione abbondante allontanando la malasorte. Tutti si contadini si raccoglievano attorno ai falò suonando e danzando, mentre si levavano i cori dedicati agli Dei e questa tradizione è ancora attuale e sopravvive attraverso la festività di Santa lucia nella notte tra il 12 e il 13 dicembre.

La Prof. Rossi ha anche raccontato come Santa Lucia sia menzionata da Dante nella Divina Commedia anche vicino alla Vergine Maria nell’ultimo canto del Paradiso. 

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