“La sala mensa della scuola Codignola, in via del Milite Ignoto, è pienamente operativa e viene utilizzata da mesi per la refezione, dopo la fine dei lavori e la riconsegna. Pertanto non corrisponde al vero quanto oggi dichiarato dall’opposizione”. Lo dice l’assessore comunale alla Pubblica istruzione e all’Edilizia scolastica Valeria Toppetti replicando alla polemica sollevata dal Pd. All’assessore fa eco la dirigente scolastica Elena Marullo che parla, invece, del mancato utilizzo della cucina della stessa scuola, seppur completata e anch’essa riconsegnata. “La cucina”, dice, “non è stata ancora riattivata completamente dopo i lavori di ristrutturazione poiché la cooperativa Serenissima ha ritenuto di procedere in tal senso, nelle more della pronuncia del TAR relativa alla gara d’appalto del Comune per il servizio di refezione scolastica. La Serenissima ha considerato la riattivazione della cucina un impegno operativo e organizzativo troppo oneroso in questa fase”, spiega Marullo.
Entra nel dettaglio l’assessore Toppetti spiegando che “una parte della cucina è operativa e al suo interno si svolge lo sporzionamento, un’altra parte (quella dove sono fuochi, lavastoviglie e spazi per le derrate) non è stata riattivata in attesa della conclusione del giudizio amministrativo. Questa fase di attesa dell’esito giudiziario, ove non fosse stata gestita in modo oculato, avrebbe potuto comportare danni o disservizi che invece non si sono mai verificati (e ciò non è scontato considerate gli oltre 4.000 pasti erogati giornalmente nella nostra città!). Riattivare una cucina come quella di Codignola comporta oltre un mese di tempo tra lo spostamento delle attrezzature poste nella attuale sala di sporzionamento e, soprattutto, l’ordine delle derrate, che necessita di un lasso temporale di oltre due settimane di attesa, prima che la merce arrivi a destinazione. Ecco perché, passando da un rinvio all’altro delle udienze del Tar, si è deciso di attendere che si definisse la situazione e, nel frattempo, è stato garantito alla scuola un servizio perfettamente analogo ed ai medesimi costi per l’Amministrazione. Se infatti, nel corso degli ultimi mesi, l’iter di riattivazione della cucina fosse stato intrapreso e poi vi fosse stato il subentro della nuova società (in seguito ad una delle udienze calendarizzate) questo avrebbe comportato sprechi e soprattutto disservizi per le famiglie”.
La priorità era “assicurare il servizio ed è stata rispettata facendo arrivare il cibo dalle nostre cucine di via Giardino e Borgomarino (cibo perfettamente uguale a quello che verrebbe preparato alla Codignola e con la stessa medesima spesa da parte del Comune) restando pronti ad inaugurare la nuova cucina non appena sarà certo l’esito della vicenda giudiziaria. A tal proposito si precisa che l’udienza di merito è stata fissata dal TAR Pescara per il 24 gennaio 2025. E comunque, anche quando la nuova cucina del Codignola sarà operativa, sarà necessario studiare una turnazione degli alunni nella sala mensa poiché in questa scuola sono moltissimi i bambini che ne fruiscono ed inoltre, proprio per le sue caratteristiche di eccellenza, Codignola vede ogni anno vede una crescita delle iscrizioni da parte delle famiglie. In conclusione nessuna inerzia, nessuna approssimazione o incapacità, nessuna maggiore spesa ma, al contrario, scelte ragionate, prudenti, e condivise anche con la dirigente scolastica, fondate su principi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica”, conclude Toppetti.
“Tutti gli alunni della scuola dell’infanzia e della scuola primaria che usufruiscono del servizio mensa non hanno in alcun modo visto leso il loro diritto allo studio. Sebbene, al momento, i pasti vengano consumati da una parte degli alunni nelle rispettive classi, ma solo per una questione di spazi, i bambini vivono con serenità e gioia il loro tempo scolastico in una struttura pienamente adeguata alle loro esigenze”, conclude Marullo.