Nel linguaggio comune si verifica spesso una confusione tra i termini "Rom" e "Romeni". Nonostante la somiglianza linguistica, si tratta di due gruppi distinti sia dal punto di vista culturale che storico. Questo malinteso contribuisce a perpetuare stereotipi e pregiudizi, rendendo fondamentale chiarire le differenze tra i due termini.
I Rom sono un gruppo etnico originario dell’India settentrionale, migrato in Europa tra il X e il XIV secolo. Appartengono al più ampio insieme dei popoli rom e sinti, e sono spesso chiamati, in modo improprio, "zingari", un termine carico di connotazioni negative e stereotipi. La cultura Rom è caratterizzata da una forte identità comunitaria, una tradizione orale e, per molti, una vita nomade, anche se molti Rom oggi conducono vite stanziali.
In Abruzzo una persona che si è sempre spesa molto per la diffusione della cultura Rom è Alexian Santino Spinelli (foto), musicista e professore. Dal punto di vista linguistico, i Rom parlano il romanì, una lingua indoeuropea distinta, con influenze delle lingue dei paesi in cui si sono stabiliti. La loro presenza è documentata in molti paesi europei, ma non sono legati ad alcuna nazione specifica.
I Romeni, invece, sono i cittadini della Romania, un paese dell’Europa orientale. Essi appartengono a un contesto storico e culturale completamente diverso. La lingua rumena è una lingua romanza, derivata dal latino, e la maggior parte della popolazione è di religione ortodossa. La Romania ha una propria identità nazionale consolidata, distinta da quella dei Rom. Tuttavia, molti Rom vivono in Romania e rappresentano una minoranza significativa nel paese, il che può essere una delle cause della confusione tra i due termini.
La confusione tra "Rom" e "Romeni" è legata soprattutto alla somiglianza dei termini, ma è amplificata dai pregiudizi che colpiscono entrambi i gruppi. In alcuni contesti, i Rom vengono erroneamente identificati come "cittadini romeni", contribuendo a una stigmatizzazione di tutti i cittadini della Romania. Questo fenomeno si è aggravato con i flussi migratori verso l’Europa occidentale, dove i Rom sono spesso accusati di comportamenti antisociali, e tale accusa viene, a volte, estesa erroneamente a tutti i cittadini romeni.
Questa confusione alimenta discriminazioni contro entrambi i gruppi. I Rom sono vittime di razzismo e marginalizzazione in molti paesi europei, mentre i Romeni, soprattutto nelle nazioni occidentali, subiscono pregiudizi derivanti dall’associazione errata con i Rom. In Italia, ad esempio, il termine "Rom" viene spesso usato impropriamente come sinonimo di "zingaro", e questo porta a una generalizzazione negativa verso chiunque provenga dall’Europa orientale. La mancata comprensione delle differenze culturali e storiche non fa altro che perpetuare l’intolleranza.
Per superare questa confusione, è necessario promuovere una maggiore consapevolezza delle differenze tra i due gruppi. I Rom non sono Romeni: mentre i primi rappresentano un gruppo etnico transnazionale con radici in India, i secondi appartengono a una nazione europea con una storia e una cultura ben definite.
Educare l’opinione pubblica attraverso campagne di sensibilizzazione, programmi scolastici e mezzi di comunicazione potrebbe contribuire a ridurre i pregiudizi e favorire una convivenza più inclusiva. Confondere i Rom con i romeni non è solo un errore linguistico, ma un’inesattezza che alimenta stereotipi e divisioni. È importante riconoscere le identità culturali di ciascun gruppo e combattere le discriminazioni attraverso la conoscenza e la comprensione. Solo così sarà possibile costruire una società più giusta e rispettosa delle diversità .