“Tredici mesi per assistere alla demolizione totale dei 320mila metri cubi di cemento armato e ferro dell’ex Cementificio di Pescara, in via Raiale, iniziata oggi con il primo colpo di benna dato dal sindaco Carlo Masci. Un’altra giornata storica, quella odierna, per Pescara, nata e cresciuta anche grazie alla presenza di una fabbrica che ha dato lavoro a centinaia di persone, ma che negli ultimi anni aveva instaurato un rapporto doloroso con il territorio, terminato nel 2015 con la chiusura dei forni. La Calbit che ha acquistato il complesso nel 2018, con l’iniziale intenzione di riavviare la struttura, ha compreso l’esigenza di sviluppo della città e ha saputo presentare uno straordinario progetto di riconversione degli 11 ettari di superficie, che comprenderanno 56mila metri quadrati complessivi di verde attrezzato e un Hub Turistico all’avanguardia”.
Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, nel corso della conferenza stampa odierna che ha anticipato l’inizio delle operazioni di abbattimento dell’intero complesso dell’ex Cementificio, “del quale verrà conservato una unica torre-silos, quella più vicina all’asse attrezzato, che ospiterà il Museo del Cementificio, su 10 livelli, e all’ultimo piano un ristorante con terrazza panoramica”. Presenti all’evento il sindaco Carlo Masci, i proprietari del complesso Calbit con Aniello Caturano e il dirigente Salvatore De Lucia, lo Studio MetaLab di Giovanni Marchionne che ha realizzato la progettazione e curerà anche la Direzione dei lavori, e l’impresa che effettuerà l’intervento, l’Ati Demolizione Rapino-Tim Recuperi.
Assente per un lutto familiare l’ex assessore all’Urbanistica e all’Edilizia Isabella Del Trecco, “la vera madrina della giornata odierna – ha affermato Sospiri – colei che per prima ha creduto nel progetto di rigenerazione e ha portato avanti con forza e convinzione l’intero iter amministrativo, convincendo la stessa Calbit della impraticabilità dell’ipotizzata riattivazione del cementificio”.
“Oggi ci concentriamo esclusivamente sulla demolizione del complesso – ha detto l’architetto Marchionne – un obiettivo primario che siamo riusciti a raggiungere nei tempi programmati nel 2022 quando abbiamo iniziato a pensare al come riutilizzare il sito, che è la parte più delicata. Parliamo ovviamente di un sito inquinato e dunque l’operazione odierna consentirà non solo la bonifica del territorio, ma anche ambientale. Abbiamo ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie per le caratterizzazioni ambientali utili alla demolizione, compresi i via libera del Consorzio Industriale Chieti-Pescara. Il Comune di Pescara ha fatto la propria parte pur trattandosi di un intervento interamente privato della Calbit che nel 2018 ha acquistato la proprietà del complesso, chiuso nel 2015, pensando alla possibile riattivazione del cementificio. Poi nel 2022 ci ha affidato l’incarico di verificare la sua possibile riconversione. Il piano di demolizione parte oggi e finiremo per dicembre 2025, eliminando 320mila metri cubi di materiale di risulta che ricicleremo interamente”.