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Sigarette tradizionali, elettroniche e riscaldatori di tabacco: le differenze tra i principali prodotti per fumatori adulti

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Il mercato dei prodotti per consumatori adulti di nicotina è molto cambiato nel corso degli ultimi dieci anni. Infatti, alle sigarette tradizionali si sono affiancate alternative di nuova generazione, ovvero le e-cig (sigarette elettroniche) e i dispositivi a tabacco scaldato. Si tratta di tre prodotti diversi tra loro, sia per i principi di funzionamento che per il contenuto. In questo approfondimento, vediamo quali sono le caratteristiche di ciascuno e le differenze in termini tecnici e pratici.

Sigarette tradizionali e affini

Le sigarette sono prodotti da fumo piuttosto longevi, in quanto vengono confezionate industrialmente da oltre un secolo e mezzo. Sono costituite da un sottile cilindro di carta, contenente foglie di tabacco essiccato e trinciato. A una delle estremità è presente un filtro di cellulosa. Si differenziano dai sigari, in quanto questi ultimi sono tendenzialmente più grandi, privi di filtro e confezionati con un rivestimento in foglia di tabacco anziché cartaceo. In questa tipologia di prodotto, il tabacco viene consumato per combustione. Lo stesso accade con il tabacco trinciato, che molti fumatori adulti adoperano in luogo di quello preconfezionato industrialmente sotto forma di sigarette o sigari.

Sigarette elettroniche: lo “svapo” senza tabacco

A livello commerciale, le e-cig sono comunemente indicate come “sigarette”’ elettroniche; questa definizione, però, è piuttosto fuorviante. Infatti, pur trattandosi di un prodotto per consumatori adulti contenente nicotina, è privo di tabacco, a differenza delle sigarette tradizionali. 

Dal punto di vista strettamente tecnico, le sigarette elettroniche sono dei vaporizzatori, ovvero dispositivi che producono un vapore da aspirare: da qui le espressioni “svapo” “svapare”, che traducono termini inglesi quali vape vaping. All’interno delle e-cig è presente una cartuccia contenente una soluzione liquida a base di acqua, aromi, nicotina (anche se alcune formulazioni ne sono prive) e sostanze quali il glicerolo o la glicerina vegetale. Se la cartuccia è ricaricabile dall’esterno, si parla di dispositivi a “sistema aperto”, mentre se è usa e getta, il device è  “a sistema chiuso”.

Riscaldatori di tabacco: cose da sapere

A differenza delle e-cig, i riscaldatori di tabacco devono essere utilizzati con stick monouso compatibili, che possono essere aromatizzati da fragranze fruttate o fresche.

Lo stick va inserito in uno slot apposito, la cui funzione è quella di una camera di riscaldamento. Il tabacco, infatti, non viene bruciato, bensì scaldato a una temperatura che può sfiorare i 300°. 

In aggiunta, per alcuni riscaldatori di ultima generazione, come quelli a marchio glo™sono disponibili anche stick senza tabacco, ma contenenti una miscela di erbe e aromi, nonché nicotina.

Ma come avviene il processo di riscaldamento? I sistemi più comuni sono due:

  • la Induction Heating Technology: un sistema a induzione che utilizza una bobina metallica avvolta attorno alla camera di riscaldamento: quando è attraversata dalla corrente elettrica, si crea un lieve campo elettromagnetico dal quale si propaga il calore che scalda la miscela di tabacco dall’esterno verso l’interno;
  • il riscaldamento resistivo: il dispositivo utilizza un circuito di riscaldamento dotato di una resistenza, una componente fatta di materiale con capacità di condurre parzialmente la corrente elettrica e di surriscaldarsi quando quest’ultima vi passa attraverso.

I sistemi induttivi e resistivi sono abbinati a sensori e software di controllo, al fine di modulare i profili di temperatura e impedire l’innesco della combustione.

Powered by glo™

18+ Only. Prodotto destinato esclusivamente a consumatori adulti. Questo prodotto non è privo di rischi e contiene nicotina, una sostanza che crea dipendenza.

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