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Orrore in via Lago di Chiusi: si dà fuoco nell'auto con la figlia di 5 anni

Tragico omicidio-suicidio. La madre si ustiona nel disperato tentativo di salvare la bimba

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Aggiornamenti ore 12:30 del 28/4
Ena Pietrangelo, ex compagna di Gianfranco di Zio, è ricoverata a Roma all'ospedale Sant'Eugenio con ustioni di secondo e terzo grado su circa la del corpo del corpo. Il magistrato ha disposto l'autopsia sui corpi di Gianfranco e della piccola Neyda mentre la Polizia sta cercando di capire per quale motivo si fossero incontrati e soprattutto sul perchè a Di Zio fosse stata sospesa la pena dopo l'accusa di stalking della ex compagna.

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Orrore e morte nel pomeriggio in via Lago di Chiusi a Rancitelli dove un uomo di 48 anni, Gianfranco di Zio di Cepagatti e la figlia Neyda di 5 sono morti carbonizzati.

L'uomo era in auto, una Peugeot, insieme alla bambina e alla compagna e avrebbe si sarebbe dato fuoco dopo essersi cosparso di benzina. La sua ex compagna è riuscita a fuggire dal rogo ma non è riuscita a salvare la bimba dalle fiamme.

La donna è ricoverata ora nel reparto grandi ustioni dell'ospedale civile di Pescara, ma sarà trasferita a Roma.

Il 13 aprile dello scorso anno l'uomo era stato denuciato dalla donna alla Procura della repubblica di Pescara per maltrattamenti e stalking. La coppia era in crisi e vicina alla separazione. Sul posto Vigili del fuoco, forze dell'ordine ed ambulanze.

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