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Profanata lo scorso 25 aprile la croce storica a Pescara Colli

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Ignoti hanno portato a termine il 25 aprile un vero e proprio atto di violenza gratuita, nella zona dei Colli, esattamente all'incrocio tra Via del Santuario e Strada Ciattoni.

E' stata infatti scaraventata a terra la storica Croce, collocata lì addirittura nel 1757 in occasione della consacrazione della Madonna dei Sette Dolori. La croce si presenta tuttora adagiata a terra; il raccordo che la legava alla base è stato danneggiato, cosi' come lo stesso basamento in cemento, completamente sradicato dalla sede originaria, come visibile nelle foto.

Il consigliere comunale Licio di Biase, impegnato da anni nella riscoperta storica della nostra città e dei suoi simboli, dopo aver fatto l'amara scoperta ha avuto modo di esprimere la propria indignazione sui social network, facendosi portavoce dell'incredulità dell'intera comunità, di quell'antica Castellammare di cui la ribattezzata "Croce di Ciattoni" era davvero un simbolo identitario.

Questa mattina sul posto è giunto il sindaco accompagnato dal consigliere Alessio di Pasquale. Il primo cittadino ha manifestato "sdegno per chi due notti fa ha demolito la storica Croce Ciattoni ai Colli, una croce del 1736. Ci sono valori inviolabili e fatti imperdonabili." Aggiungendo "La rimetteremo subito al suo posto con la sua manutenzione straordinaria per restituire a Pescara e ai suoi fedeli la loro storia".

Sconosciute le motivazioni del gesto, semmai possano essercene, così come gli autori: si pensa al gesto solitario di qualche esaltato che probabilmente non si è neanche reso conto della gravità di questo atto di vandalismo contro un simbolo religioso.

Peggio sarebbe se l'azione fosse stata compiuta volontariamente e premeditata, vista anche la sua collocazione temporale, a ridosso della settimana di Pasqua appena conclusa, e a soltanto un mese dalla festa che celebra proprio la Madonna dei Sette Dolori.

 La famiglia Ciattoni, che è proprietaria del monumento, è già stata avvertita. Ci auguriamo intanto che la Croce torni subito in piedi poichè  vederla in quello stato è uno sfregio all'intero quartiere e verso tutti i credenti.

La ricerca dei responsabili potrebbe trovare delle risposte con la visione delle registrazioni delle telecamere a circuito chiuso che si trovano nelle pertinenze del luogo dell'atto vandalico, la vicina banca da un lato,  e vari negozi dall'altro.

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