"E' mancata la concertazione con il settore delle imprese balneari, che rischia di vedere vanificati gli sforzi e gli investimenti di anni. E' ciò che rimprovero al Governo Monti e al ministro Gnudi. Ad oggi, infatti, non sappiamo cosa andrà a dire a Bruxelles il 6 novembre e non sappiamo se porterà avanti o meno il principio dell'asta, che i balneatori chiedono di eliminare". Queste le parole del presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa che stamani ha sfilato in corteo, per le vie del capoluogo adriatico, insieme agli operatori balneari in segno di protesta contro la direttiva Bolkestein. "Queste persone chiedono di continuare a lavorare come hanno sempre fatto ma la nuova normativa rischia di stroncare le attività balneari di tutto il Paese, compreso l'Abruzzo che conta 700 imprese - aggiunge Testa. E' la seconda volta che vediamo sfilare una bara in città, dopo quella che la marineria ha condotto simbolicamente dal porto a piazza Salotto una decina di giorni fa. E' chiaro - conclude Testa - che qualcosa non va nei meccanismi di garanzia e tutela che questi operatori sollecitano al Governo centrale".