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Strada Parco, Cgil: “Gravissimo errore ripudiare il progetto filoviario”

Il sindacato parla di alternative "che, oltre ad essere di dubbia realizzazione, non sarebbero in grado di assicurare un'efficiente mobilità sostenibile"

Redazione
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Il progetto filoviario e l’utilizzo dell’ex tracciato ferroviario tra Pescara e Montesilvano, notoriamente destinato al trasporto pubblico metropolitano, è diventato per l’ennesima volta, e anche per la campagna elettorale in corso in vista delle prossime amministrative, motivo di scontro e di progetti contrapposti da parte dei candidati a sindaco. Rispettando democraticamente e legittimamente l’opinione di tutti, compresi coloro che si esprimono  in rappresentanza di forze politiche che nel corso degli anni e a tutti i livelli istituzionali (Regione Abruzzo, Comune di Pescara, Comune di Montesilvano, consiglio di amministrazione di ex Gtm Spa e consiglio di amministrazione di Tua Spa) hanno espresso pareri ma soprattutto atti formali diametralmente opposti rispetto a quanto si sta affermando oggi, la Cgil invece ritiene coerentemente di mantenere la stessa posizione espressa nel corso di tutti questi anni”.

Lo affermano in una nota congiunta Luca Ondifero, segretario generale della Cgil Pescara, e Patrizio Gobeo, segretario generale della Filt Cgil Pescara, per i quali “soltanto riservando spazi esclusivi da dedicare al trasporto pubblico locale” si può "ridurre drasticamente il numero delle auto che entrano quotidianamente in città e al tempo stesso favorire realmente un maggiore utilizzo del mezzo pubblico e collettivo nonché una maggiore attenzione al rispetto dell’ambiente e allo sviluppo sostenibile . Insomma, “una città moderna, connessa, eco sostenibile, a misura d’uomo e senza barriere architettoniche”.

E invece “almeno due dei quattro candidati a sindaco”, rimarca la Cgil, “si sono dichiarati convinti di dover abbandonare il progetto filoviario e di dover restituire l’ex tracciato ferroviario (cosiddetta Strada Parco) ai residenti (espressione dei comitati o della collettività?), puntando come alternativa ad una metropolitana di superficie realizzabile con il potenziamento delle attuali infrastrutture ferroviarie nonché potenziando i treni regionali tra Montesilvano e Pescara Porta Nuova". Il sindacato parla di soluzioni "che, oltre ad essere di dubbia realizzazione, non sarebbero in grado di assicurare una capillare ed efficiente mobilità sostenibile".

Delle tante affermazioni "ci sorprende innanzitutto la sicurezza con la quale si sostiene che la realizzazione di un servizio metropolitano ferroviario lungo l’asse adriatico Silvi, Città Sant’Angelo, Montesilvano, Pescara, Francavilla al Mare (con una diramazione interna verso Pescara Ovest), attraverso la costruzione e l’attivazione di cinque nuove fermate, sia un progetto “tanto semplice quanto economico” - dicono Ondifero e Gobeo - E il nostro stupore rispetto a questa affermazione deriva dal fatto che a pronunciarla sono stati esponenti politici alquanto navigati che hanno frequentato assiduamente e anche di recente i palazzi della politica raggiungendo persino i livelli istituzionali più alti e, come tali, dovrebbero conoscere a menadito competenze, fattibilità, costi e tempi di realizzazione di nuove infrastrutture ferroviarie, ma anche gli aspetti tortuosi legati ai contratti di servizio sottoscritti notoriamente con la Regione Abruzzo e con i quali si garantisce l’esercizio del trasporto pubblico (quantità e frequenza delle corse)”.

La realizzazione di infrastrutture ferroviarie, delle stazioni e della circolazione dei treni e, più in generale, gli interventi di ammodernamento e potenziamento della rete ferroviaria che riguardano sia il trasporto locale sia quello a lunga percorrenza scaturiscono, infatti, “da accordi quadro sottoscritti notoriamente tra RFI (Rete Ferroviaria Italiana - Società del gruppo FS) e le rispettive Regioni”, ricorda la Cgil. “Quindi, messa da parte la semplicità del progetto, appare ancora più bizzarro pensare che la metropolitana leggera sul sedime ferroviario costituisca finanche una soluzione estremamente vantaggiosa dal punto di vista economico”.

Poi la Cgil conclude: “Degli annunci elettorali legati sempre al trasporto pubblico ci piace invece (e non poco) l’idea di introdurre al pari di altre regioni e di altri comuni italiani la gratuità del trasporto pubblico a cominciare dagli studenti, dai pensionati e dai cittadini con basso reddito. Una soluzione caldeggiata in campagna elettorale per le recenti elezioni del presidente della Regione e che non sarebbe male davvero se venisse emulata anche dalle altre amministrazioni comunali abruzzesi collocate nelle aree interne della nostra regione, seppur nutriamo qualche perplessità alla luce della difficoltà ormai ventennale di estendere i benefici del biglietto unico a tutti i cittadini abruzzesi”.

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