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Al Parco Di Cocco l'accampamento contro il genocidio in Palestina

Il sindacato USB sostiene la protesta e solidarizza con i manifestanti: "Siamo presenti perché contrari a tutte le guerre"

Redazione
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Dal 18 maggio i componenti dell'Assemblea per la Palestina di Pescara sono accampati con le loro tende nel Parco Di Cocco. L'assemblea, come tante altre presenti sul territorio nazionale, sta praticando una “sacrosanta azione di protesta con obiettivi che dovrebbero essere scontati e chiari a tutti”, secondo l'USB, e che lo stesso sindacato condivide in pieno:

  • Stop al genocidio del popolo palestinese
  • Stop agli accordi con istituzioni ed università israeliane
  • No alla repressione del dissenso e per la liberazione dei palestinesi arrestati
  • No alla cultura della militarizzazione a ogni livello formativo nel rispetto dei valori costituzionali

USB è in tutta Italia ai presidi e proteste a favore del popolo palestinese: "Anche a Pescara e in Abruzzo - scrive il sindacato - sosteniamo e solidarizziamo con chi ha a cuore i destini di un popolo che, da ormai quasi ottanta anni, è oppresso e derubato dalla illegale colonizzazione israeliana, con l'attiva partecipazione di USA, Europa e del cosiddetto "occidente collettivo". Siamo presenti perché contrari a tutte le guerre, ma non sfugge ormai a nessuno che gli avvenimenti in Israele abbiano ormai superato la soglia degli orrori della guerra per trasformarsi in un vero genocidio del popolo palestinese. La violenza del governo israeliano colpisce indistintamente militari e civili fino a colpire (per errore?) operatori umanitari e i convogli che trasportano cibo e medicine per le popolazioni inermi".

E ancora: “Se alla questione etica sulla guerra, alle questioni morali per lo sterminio del popolo palestinese, sommiamo l'assurdità del fatto che ingenti risorse finanziarie dello stato vengono impiegate in spese militari (dal 2023 le spese militari sono aumentate del 12%) sottraendole ad interventi nel sociale, per l'istruzione o per la sanità, è evidente che non si può restare indifferenti. Per queste ragioni concordiamo sulla necessità di costruire una mobilitazione continua e crescente del mondo del lavoro organizzato a sostegno delle agitazioni studentesche, già vittime di tentativi di repressione. Non possiamo e non dobbiamo lasciare soli i giovani in questa campagna”, conclude l'Unione Sindacale di Base - Federazione Abruzzo e Molise.

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