Dal centrodestra al PD appare incontenibile l'entusiasmo per la conclusione della procedura VAS del nuovo Piano Regolatore Portuale presso la Regione Abruzzo.
Tutti annunciano ai pescaresi che finalmente abbiamo un progetto che risolverà i problemi del porto.
Ma è davvero così?
Il coro bipartisan vede protagonisti molti dei sostenitori del precedente progetto di nuovo porto (diga foranea+braccio di levante) le cui conseguenze devastanti sono sotto gli occhi di tutti.
Anche allora il sostegno all'opera fu trasversale e generale e chi esprimeva critiche al progetto veniva tacciato di bloccare lo sviluppo della città .
L'esperienza dovrebbe consigliare prudenza.
Gli esponenti politici che entusiasticamente sostengono il progetto hanno valutato le critiche al PRP contenute nelle osservazioni di comandanti pescherecci, armatori, ordine degli ingegneri? Come sono state superate nella VAS? Quanti le hanno lette?
Chi sono i tecnici che si sono espressi sulle osservazioni? Hanno un profilo di terzietà rispetto agli ambienti interessati a un altro mega progetto?
Una lobby di tecnici, imprese e ambienti ministeriali ci ha già lasciato in eredità l'ecomostro della diga foranea. Evitiamo di fare il bis.
Invece di invocare rapide convocazioni del Consiglio Comunale per votare il sì della città al mega-progetto sarebbe il caso di esaminare per bene i contenuti della VAS. Errare è umano, perseverare è diabolico