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‘Safer Internet Day’, il bullismo nelle scuole è tornato a salire dopo il calo con il Covid

Il dato è stato comunicato durante l'evento per la giornata contro il cyberbullismo all'istituto alberghiero

Redazione
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“Secondo gli ultimi monitoraggi dell’Ufficio Scolastico regionale, il fenomeno del bullismo nelle scuole è tornato a salire dopo il calo registrato nel periodo del Covid: crescono gli episodi, scende la sensibilità, passata dall’83% all’81%. Ma soprattutto è diversa la percezione della problematica tra studenti e docenti, perché spesso tali episodi gravissimi si verificano fuori dal contesto scolastico, ma il mondo della scuola deve continuare a essere capace di intercettare ogni genere di segnale per intervenire in modo tempestivo, affinché i nostri ragazzi non debbano sperimentare mai la sensazione dell’essere spettatore passivo né, peggio, vittima”. 

Lo ha detto l’Ispettrice dell’Ufficio Scolastico regionale Gabriella Liberatore nel corso della seconda edizione della celebrazione della Giornata Nazionale di Contrasto al Bullismo e al Cyberbullismo promossa dal Club Service Kiwanis – Distretto Italia San Marino nell’Officina del Gusto dell’Istituto Alberghiero Ipssar ‘De Cecco’ di Pescara per il Safer Internet Day 2024 – Giornata Internazionale di sensibilizzazione sui rischi della rete, che ha visto la partecipazione di 42 Istituti Scolastici collegati on line, con 11mila studenti e 482 classi. 

Da Gian Mauro Placido, Direttore Area Tecnica per la Sicurezza cybernetica Abruzzo – Polizia Di Stato, è poi arrivato il vademecum per l’uso consapevole dei social: “Internet è una rete pubblica alla quale tutti accedono, attiva 24 ore su ventiquattro, sette giorni su sette, che non è governata. Un video problematico non può essere rimosso da un provvedimento giudiziario, e la sua permanenza in rete può sempre determinare un effetto devastante. Ecco perché è importante capire che certi contenuti non vanno mai messi in rete. Il bullismo c’è sempre stato, è caratterizzato da forme di violenza ma ha uno spazio-tempo circoscritto: il cortile di scuola, il bagno di scuola, il tempo è l’ora di ricreazione. Il cyberbullo invece si connette a qualunque ora, quindi c’è la reiterazione della violenza anche da parte di chi non si rende conto di essere imputabile, dunque perseguibile per legge, già dai 14 anni in poi”. 

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