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Si alla vita no all'aborto. A Pescara affisso un 6x3 in via Tirino

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Molto importante e significativa l'iniziativa attuata dall'Associazione "Crociata Cattolica per la Regalità di Nostro Signore Gesu' Cristo" nella persona del suo Presidente e Legale Rappresentante Gianluca Martone. A Pescara in Via Tirino, in una delle zone piu' frequentate della bella città abruzzese, soprattutto dai giovani universitari,  è stato esposto un MAXI CARTELLONE 6X3 CONTRO L'ABORTO. Come si puo' vedere, il maxi cartellone inneggia al VALORE SACRO DELLA VITA DAL CONCEPIMENTO ALLA MORTE NATURALE CONTRO L'ABOMINIO DELL'ABORTO, per sensibilizzare soprattutto le ragazze ad aprirsi al DONO STUPENDO DELLA VITA E AD ACCOGLIERE I FIGLI CHE PORTANO NEI LORO GREMBI, sotto la protezione di Sant'Anna, Protettrice delle donne incinte. Sulla tragedia dell'aborto, San Pio da Pietrelcina diceva:" "«Il giorno in cui gli uomini, spaventati dal, come si dice, boom economico, dai danni fisici o dai sacrifici economici, perderanno l'orrore dell'aborto, sarà un giorno terribile per l'umanità. Perché è proprio quello il giorno, in cui dovrebbero dimostrare di averne orrore».
 
«L'aborto non è soltanto omicidio, ma pure suicidio. E con coloro che vediamo sull'orlo di commettere con un solo colpo l'uno e l'altro delitto, vogliamo avere il coraggio di mostrare la nostra fede? Vogliamo recuperarli sì o no?!».
 
«Capiresti questo suicidio della razza umana, se, con l'occhio della ragione, vedessi "la bellezza e la gioia" della terra popolata di vecchi e spopolata di bambini: bruciata come un deserto.
 
Se riflettessi, allora sì che capiresti la duplice gravità dell'aborto: con l'aborto si mutila sempre anche la vita dei genitori. Questi genitori vorrei cospargerli con le ceneri dei loro feti distrutti, per inchiodarli alle loro responsabilità e per negare ad essi la possibilità di appello alla propria ignoranza.
 
I resti di un procurato aborto non vanno seppelliti con falsi riguardi e falsa pietà. Sarebbe un'abominevole ipocrisia.
 
Quelle ceneri vanno sbattute sulle facce di bronzo dei genitori assassini".
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