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Incendi, due anni fa la giornata più drammatica per la costa abruzzese

In tutte le province devastanti roghi, a Pescara fu colpita la Pineta dannunziana, almeno cinquanta interventi in tutto il centrosud in poche ore

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Siamo nel pieno della stagione più calda, temperature soffocanti per i vertiginosi picchi raggiunti. E, come purtroppo ogni anno, torna ad occupare le cronache l’esplosione di devastanti incendi. In questi giorni Roma è alle prese con le conseguenze, anche per l’aria, del rogo in un impianto rifiuti a Ciampino. La situazione più drammatica finora è stata in Calabria, Sicilia e Puglia. Regioni in cui si sono state persone morte e nella regione insulare le conseguenze sul traffico aereo non sono ancora finite. 

L’Abruzzo non è stata esente dal fronte del fuoco. Gli incendi più grandi sicuramente quelli di una settimana fa al confine con il Molise e, contemporaneamente, sul monte Morrone. La montagna di Celestino V era già stata ferita drammaticamente sei anni fa. Mentre due anni fa in queste ore, ancora sotto shock e con la conta dei danni solo all’inizio, la regione di Flaiano e D’Annunzio si è ritrovata all’indomani di una delle giornate più drammatiche degli ultimi decenni. 

Tutte le tre province costiere (Teramo, Pescara e Chieti) invase dagli incendi, Pescara colpita al cuore con il rogo nella Pineta dannunziana, la costa dei trabocchi quasi un unico fronte da Ortona a Vasto. Città che fu poi colpita nuovamente anche una settimana dopo.

Il lancio dell’Ansa delle 17.07 di una domenica purtroppo indimenticabile riportò uno scenario apocalittico che riassunse cosa stava accadendo. In piena notte la situazione del traffico, su statale e autostrada adriatica, fu ancora ben lontano dal tornare alla normalità e alcune fiamme non erano ancora spente. Nonostante ore e ore di eroico impegno da parte di Vigili del Fuoco e volontari della Protezione Civile. 

(ANSA) Treni con ritardi di oltre 400 minuti sulla ferrovia adriatica, caselli autostradali chiusi, automobili bloccate per ore sulle statali e sulle strade interne. Pesantissimi gli effetti sulla viabilità a causa degli incendi che stanno letteralmente mettendo in ginocchio gran parte dell'Abruzzo. Anche la Tua, azienda unica del trasporto abruzzese, ha dovuto modificare i servizi di collegamento, in particolare per i roghi che hanno interessato Pescara e Fossacesia (Chieti). Scene drammatiche a Pescara per un incendio che sta devastando la zona sud della città e in particolar modo la Pineta Dannunziana e i colli vicini con tre punti di innesco differenti. Le fiamme hanno raggiunto le abitazioni e si è verificato il fuggi fuggi dalle spiagge: le scintille spinte dal vento hanno fatto incendiare le palme degli stabilimenti balneari. Un disastro di proporzioni inimmaginabili. […] Oltre a quello di Pescara, sono in corso numerosi incendi che coinvolgono gran parte del territorio provinciale. Un rogo sta creando particolari problemi a Farindola (Pescara): sono state evacuate 31 persone e un ristorante. Incendi sono in corso anche a Penne, Bolognano, Caramanico, Città Sant'Angelo e San Valentino in Abruzzo Citeriore.

I comuni colpiti in provincia di Teramo sono stati Montorio, Sant’Omero, Fontanelle di Atri, Mosciano Sant’Angelo, Campli e Valle Castellana. Roghi anche nella Marsica.  

VASTO. Primo incendio già nella serata di sabato, roghi tra Punta Penna e Vignola, in contrada Incoronata e in contrada San Leonardo.

MONTEODORISIO. Fiamme nei pressi delle abitazioni, case evacuate. Cinque focolai in contrada San Bernardino. 

ROCCA SAN GIOVANNI. Distrutta la pineta di Vallevò da fiamme che sono proseguite giungendo fin sulla Statale Adriatica anche in piena notte

CASALBORDINO. Fiamme ogni 700-800 metri, nel tardo pomeriggio si è incendiato anche un mezzo dei Vigili del Fuoco

ORTONA. Diversi focolai, fiamme nelle contrade e sulla costa, il rogo partito da Fosso Peticcio ha minacciato le abitazioni, lambiti anche insediamenti industriali

VAL DI SANGRO. Vasti roghi che hanno lambito l’ex discarica e sono arrivate non lontane anche dalla zona industriale, fuoco fin quasi al fiume Sangro, strada bloccata all’altezza del comune di Mozzagrogna, statale SS 635 Val di Sangro avvolta dalle fiamme per ore. Autostrada chiusa tra i caselli di Lanciano e Vasto, nella serata del primo agosto sospese le corse degli autobus per i lavoratori della zona industriale della Val di Sangro. 

 

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