Il Consiglio provinciale di Pescara chiede che Pescara resti comune capoluogo di Provincia, nel momento in cui ci sarà il nuovo assetto delle Province abruzzesi. Un appello in tal senso è partito oggi durante la riunione dell'assise, presieduta da Giorgio De Luca. Il Consiglio ha votato (in modo unanime) un ordine del giorno con cui si invitano:
- i consiglieri regionali e i parlamentari abruzzesi a farsi promotori di ogni iniziativa forte, sia in sede regionale che parlamentare, tesa ad affermare chiaramente il diritto della città di Pescara a vedere riconosciuta l'esistenza attuale del requisito della maggior popolazione residente per l'individuazione del nuovo capoluogo di provincia;
- i componenti del Consiglio delle autonomie locali d'Abruzzo e i consiglieri regionali a vigilare e difendere con il massimo vigore i diritti e gli interessi della comunità locale, per affermare il diritto di Pescara ad essere sede della Provincia aggregata e contrastare tutti i tentativi di disconoscere il reale peso del territorio pescarese, nella definizione e nel successivo percorso della ipotesi di riordino, che dovrà essere deliberata dal Cal, inviata alla Regione e da quest'ultima fatta propria e traformata in una vera epropria proposta da trasmettere al Governo;
- i consiglieri regionali e i Parlamentari abruzzesi, in ogni caso, a votare esplicitamente a favore di provvedimenti che vedano la Città di Pescara riconosciuta come avente diritto di essere a capo di quella che sarà un'aggregazione più ampia tra Province.
Nel documento si ricorda che è stato fissato il principio generale in base a cui, all'esito del riordino delle Province, è Comune Capoluogo di provincia quello con maggior popolazione residente.