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Mense scolastiche, approvata la proposta del PD: no al caro-tariffe

redazione
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Il Consiglio Comunale ha oggi detto sì alla proposta, presentata dal Pd e dal centrosinistra, di chiedere alla giunta Masci di ritornare sulla decisione con cui ha azzerato, a partire dal 1 gennaio 2023, la compartecipazione del Comune al costo delle mense scolastiche, che rischia di far crescere le tariffe anche del 75 per cento a partire dal 1 gennaio 2023. Ora la giunta dovrà valutare con gli uffici come agire.

“La delibera approvata nel 2021 dalla giunta Masci scarica interamente sulle famiglie il costo delle mense, azzerando a partire dal 1 gennaio 2023 la compartecipazione pubblica del 50 per cento e del 26 per cento sul costo dei singoli pasti (a seconda delle fasce Isee) che finora ha mantenuto in basso le tariffe – ha spiegato il capogruppo del Pd Piero Giampietro, illustrando in Consiglio Comunale l'ordine del giorno sottoscritto anche dagli altri consiglieri del centrosinistra Stefania Catalano, Francesco Pagnanelli, Marco Presutti, Giovanni Di Iacovo, Marinella Sclocco e Mirko Frattarelli – una decisione insostenibile per le famiglie e che a gennaio rischia di spingere il costo delle mense fino a 130 euro al mese per ogni bambino rispetto ai 74 attuali per chi paga la tariffa piena, e dai 37 ai 75 euro al mese per la tariffa ridotta. Colpa dell'aumento del costo di ogni singolo pasto deciso dalla giunta, ma anche della decisione di ritirare la compartecipazione del Comune, che in questi anni ha invece consentito di tenere basse le tariffe.”

Il servizio mensa, hanno aggiunto in aula i consiglieri Stefania Catalano e Marco Presutti, «è parte integrante dell'educazione dei bambini e sarebbe molto grave se le famiglie fossero costrette a ritirare i bambini dal tempo pieno a causa dei costi lievitati».

Con questo ordine del giorno, il Consiglio Comunale chiede al sindaco ed alla giunta di rivedere questa decisione, valutare anche la possibilità di introdurre ulteriori scaglioni Isee e di introdurre riduzioni per le famiglie che hanno contemporaneamente più bambini iscritti a mensa, in linea con quanto già avviene per gli asili nido comunali.

«La decisione di eliminare la quota di compartecipazione era e resta una scelta sbagliata ed ora, come minoranza, vigileremo affinché l'ordine del giorno approvato oggi sia pienamente rispettato dalla giunta» hanno concluso i consiglieri del centrosinistra."

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