Avere una piscina in casa è un sogno di molti, ma questo accessorio destinato al comfort può essere pericoloso se non si adottano le giuste accortezze, soprattutto in presenza di bambini e animali. Purtroppo non si può ridurre a zero il rischio di incidenti, ma in alcuni casi basta un po’ di attenzione per scongiurare eventi spiacevoli. In questa guida vi forniamo una panoramica sui dispositivi di sicurezza utili per le piscine in casa, senza dimenticare alcuni piccoli suggerimenti per i bagnanti.
Recinzione
La recinzione per la piscina è obbligatoria in alcuni paesi, come la Finlandia, e presto potrebbe diventarlo in tutta Europa. Le recinzioni possono essere rigide o flessibili e composte da diversi materiali, tendenzialmente quelli tipici degli arredi per esterni. Possiamo distinguere due tipi principali di recinzioni:
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recinzioni mobili. Le recinzioni di sicurezza smontabili rappresentano il modello più diffuso e apprezzato dai clienti. Alcuni modelli non richiedono nemmeno la realizzazione di fori nel terreno, perché sono già stabili a sufficienza. Questo tipo di recinzione ha il vantaggio di essere molto semplice da installare, oltre a necessitare una scarsa manutenzione e ad adattarsi a qualsiasi tipologia di giardino;
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recinzioni fisse. Le recinzioni fisse sono meno utilizzate, ma altrettanto sicure. In questo caso, il materiale più frequentemente utilizzato è il legno, eventualmente trattato per aumentarne la resistenza: le recinzioni in legno, infatti, si sposano bene con gli ambienti immersi nel verde, aggiungendo un tocco di naturalezza ed eleganza alla piscina.
In ogni caso, la recinzione è il primo e fondamentale strumento per ridurre al minimo i rischi di incidenti, anche nelle piscine per bambini dove troppo spesso non vengono adottate le corrette misure di protezione. Consigliamo di scegliere recinzioni rimovibili o fisse dai materiali resistenti, sia per rispondere al meglio all’azione degli agenti atmosferici che per impedire ai bambini di arrampicarsi.
Recinzioni per piscine: la normativa
La normativa vigente sulle recinzioni per piscine si può sintetizzare nei punti seguenti:
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la recinzione deve avere un’altezza minima di 120 centimetri, per tutelare i bambini più piccoli (fonte: Gazzetta ufficiale);
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la recinzione deve resistere ai tentativi di apertura (bisogna prevedere una chiusura a chiave per il cancelletto);
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la recinzione deve essere fissata correttamente al pavimento.
Pavimento antisdrucciolo
La pavimentazione antisdrucciolo è fondamentale sia nell’area piscina che nell’ambiente circostante, in generale ovunque possa arrivare l’acqua aumentando il rischio di cadute. Nella realizzazione della pavimentazione, bisogna tenere in considerazione le direttive seguenti:
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i pavimenti devono essere forniti di un sistema di drenaggio efficace;
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i materiali utilizzati devono essere adatti a sostenere l’elevata umidità dell’ambiente senza favorire la proliferazione di batteri e agenti patogeni. In alternativa ai materiali usati tradizionalmente negli ambienti umidi, si può optare per pavimentazioni moderne in legno composito, WPC o gres porcellanato;
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i pavimenti devono avere una resistenza allo scivolamento testata a piedi nudi
Copertura
Per quanto riguarda i dispositivi di copertura, possiamo distinguere fra coperture alte e basse. Le coperture alte possono essere strutturate a veranda, a chiusura telescopica, apribili o scorrevoli. Il loro grande vantaggio è il fatto che possono aumentare in maniera notevole la temperatura dell’acqua nella piscina, massimizzando il comfort.
Per le coperture basse, invece, si distinguono i seguenti tipi principali:
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telone di copertura. Si configura come un vero e proprio dispositivo di sicurezza, ma ha anche la funzione di evitare il ristagno dell’acqua piovana al centro del telo. Di solito viene realizzato in PVC, materiale durevole e resistente che limita il passaggio della sporcizia. Le soluzioni per i teli di copertura sono diverse: questi possono presentare un ancoraggio a pioli oppure utilizzare barre rigide, a seconda dello spazio a disposizione e delle singole esigenze.
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copertura a terrazza mobile con binari. Questo tipo di copertura è un’ottima soluzione a livello funzionale, perché consente di ricavare dello spazio in più quando la piscina non viene utilizzata. Di solito si realizza con pannelli di legno o WPC che ricoprono la piscina scorrendo su appositi binari ai lati della vasca.
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copertura a tapparella. A differenza della precedente, la copertura a tapparella non ha bisogno di binari né ganci, e può essere installata sia dentro la piscina sia fuori terra, con un sistema di avvolgimento azionabile automaticamente.
Copertura per piscine: la normativa
Nel 2018 è stata pubblicata la normativa UNI 11718 per regolamentare l’uso delle coperture per piscine. La normativa, oltre a classificare i tipi di coperture, fissa i seguenti requisiti:
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la copertura deve essere a prova di bambino, ovvero costruita in modo da prevenire la caduta in acqua di un bambino di 5 anni. Inoltre, il fissaggio non deve causare inciampi ai bambini, così come il sistema di avviamento (in caso di coperture automatiche) deve essere attivabile solo dagli adulti;
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la copertura deve sopportare un carico di 100 kg.
Suggerimenti per i bagnanti
Non meno importante dell’uso di dispositivi di sicurezza è l’insieme di tutte le norme che devono essere messe in atto al momento della balneazione. In primo luogo, bisogna fare attenzione all’acqua fredda, che potrebbe causare problemi soprattutto a bambini, anziani e persone con disabilità . La temperatura ideale si aggira intorno ai 28 gradi ed è fondamentale per ridurre al minimo i rischi di congestione. Si ricorda inoltre di evitare di restare soli in piscina, usare eventuali trampolini in maniera appropriata e in generale di eseguire tuffi dove il fondo è basso.
Questi piccoli accorgimenti, uniti alle misure di sicurezza a livello strutturale, vi garantiranno un’esperienza in piscina gradevole, rilassante e al riparo da rischi.