Come è noto il prossimo 31 dicembre, in assenza di un auspicabile provvedimento di proroga, ci sarà, sul piano Nazionale, la scadenza del blocco degli sfratti, che significherà, molto concretamente e dolorosamente, l’esplosione, nel nostro territorio, di un vero e proprio dramma sociale, in un periodo, come si può chiaramente evincere, già di per sé, molto denso di tensioni economiche e sociali.
Recentemente il Ministero degli Interni ha provveduto a pubblicare i dati sugli sfratti dell’anno 2020. Nel nostro Paese sono stati convalidati 32.536 sfratti, di cui 28.024 per morosità e sono state richieste 22.841 esecuzioni, di cui 5270 eseguite, nonostante la sospensione prevista per legge. Con la ripresa delle esecuzioni, da luglio scorso, sono oltre centomila le famiglie, in Italia, a rischio estromissione dall’alloggio.
Per ciò che riguarda Pescara e provincia abbiamo la richiesta di 369 sfratti per morosità (di cui 208 nel capoluogo e 149 in provincia); abbiamo 185 richieste di esecuzioni di cui 80 già eseguiti (da notare che il totale regionale è di 110 sfratti eseguiti!).
Quindi il dramma della casa è fortemente presente nella nostra città e nel nostro territorio e rappresenta una questione cruciale su cui impegnare attivamente le istituzioni locali e le forze sociali.
Di tutto ciò si è discusso, nei giorni scorsi, in Prefettura a Pescara, nell’ambito di un vertice, convocato dal Prefetto di Pescara Dott. Giancarlo Di Vincenzo ed a cui hanno partecipato gli Assessori alle Politiche Abitative dei Comuni di Pescara, Montesilvano, Città Sant’Angelo e Spoltore, il Presidente ed il Direttore Generale dell’Ater di Pescara, le organizzazioni sindacali degli Inquilini SUNIA e FEDERCASA Confasal.
Nel corso della riunione è emerso che sono circa 500 le famiglie, sul nostro territorio, in attesa di una casa e che nonostante gli interventi, attuali e programmati a breve, di ristrutturazione e di recupero del patrimonio dell’edilizia popolare dei Comuni di Pescara, Montesilvano, Città Sant’Angelo e Spoltore e dell’Ater di Pescara non ci sono alloggi disponibili per far fronte alla emergenza abitativa, in particolare a seguito della fine del blocco degli sfratti.
Nell’ottica di adottare misure e strumenti per il governo delle prossime esecuzioni, il Prefetto di Pescara si è dichiarato disponibile ad accogliere la richiesta, delle organizzazioni sindacali rappresentative degli inquilini e della proprietà, di dar vita ad un tavolo istituzionale presso la Prefettura di Pescara, con il coinvolgimento dei Comuni di Pescara, Montesilvano, Città Sant’Angelo e Spoltore, l’ATER di Pescara ed anche di Confindustria, ANCE di Pescara (l’asso-
ciazione nazionale costruttori), INPS e INAIL, questi ultimi enti in quanto titolari di alloggi di edilizia pubblica.
E’ stata anche stabilita, orientativamente, una prima riunione di questo nuovo organismo per la prima decade del prossimo dicembre.
Il SUNIA Prov.le di Pescara conferma il suo fattivo impegno per porre la “questione sfratti”al centro dell’attenzione delle istituzioni locali, al fine di individuare percorsi e soluzioni al problema, che, in un paese civile, dovrebbero garantire il passaggio da “casa a casa”.