Per l’Accademia Italiana della Cucina, la Conviviale Ecumenica rappresenta il momento più importante del calendario accademico: organizzata nello stesso giorno da tutte le Delegazioni, è l’occasione per riunire idealmente tutte le Delegazioni presenti in Italia e all’estero e fare il punto sul tema prescelto come oggetto di studio dell’anno. Argomento del 2021: “Il bosco e il sottobosco – castagne, funghi, tartufi e frutti di bosco nella cucina della tradizione regionale”.
La Delegazione di Pescara guidata dall’ematologo Giuseppe Fioritoni ha scelto di ritrovarsi anche quest’anno al Ristorante “La Bilancia” di Loreto Aprutino, premio “Giovanni Nuvoletti” edizione 2019, in una serata che ha visto una nutrita partecipazione di accademici con i/le relativi/e consorti, amici ed ospiti.
Ospite della serata ed eccellente relatore è stato Augusto Verando Tocci, agronomo, botanico, studioso di gastronomia. Divulgatore scientifico, Tocci è anche volto noto della tv: negli anni ’80 autore e conduttore di una rubrica di cucina su Linea Verde RAI, è stato ospite fisso di Unomattina e ultimamente è possibile seguirlo su TV2000, ospite della trasmissione Bel Tempo di Spera. Oltre a svelare i segreti della cucina del bosco, Augusto Tocci ha omaggiato gli accademici di Pescara con alcune prelibatezze della sua terra toscana: radici di barbe di becco, boccioli di tarassaco, infuso di pimpinella e “Spinello”, liquore officinale toscano a base di olivello spinoso.
La brigata di cucina del ristorante “La Bilancia” guidata da Sergio, Antonietta e Ute Di Zio, da anni vicina alla Delegazione pescarese, ha saputo interpretare in modo eccellente il tema della conviviale, nel pieno rispetto delle 3 T accademiche: tecnica, tradizione e territorio. Il simposiarca Giuseppe Di Croce, esperto conoscitore del bosco e dei suoi prodotti, non si è limitato alla scelta dei piatti ma, insieme al delegato Giuseppe Fioritoni, ha curato la ricerca e l’approvvigionamento di materie prime di ottima qualità. Nel menu della serata sfiziosi antipasti con funghi cardarelli e trombette dei morti, uova all’occhio di bue con tartufo, barbe di becco sott’olio e crostini alla crema di boccioli di tarassaco; tagliatelle al tartufo bianco; cinghiale alla cacciatora con porcini trifolati. Dulcis in fundo castagne arrostite e, apprezzatissimo dai commensali, uno squisito Mont Blanc monoporzione, opera del maestro pasticciere Giacomo De Acetis, insignito nel 2020 del premio “Massimo Alberini”.