Apprendiamo da fonti giornalistiche che in Abruzzo in 13 giorni, dal 22 agosto ad oggi 3 settembre 2021, sono avvenuti 7 incidenti stradali con 2 feriti, 1 ferito grave, 5 morti. Sono stati coinvolti 1 pedone (attraversava sulle strisce pedonali), 2 ciclisti, 2 motociclisti, 5 automobilisti.
Il vero pericolo sulle strade sono i veicoli a motore e la velocità in cui circolano e non di certo i pedoni, i ciclisti e coloro che usano i monopattini.
Nel primo trimestre 2021 in Italia sono stati uccisi 44 ciclisti, in gran parte investiti da veicoli a motore, secondo dati Asaps Associazione Sostenitori Amici della Polizia Stradale. È un aumento rispetto agli anni precedenti:
33 ciclisti uccisi nel Primo trimestre 2018 (dati Istat)
37 ciclisti uccisi nel Primo trimestre 2019 (dati Istat)
44 ciclisti uccisi nel Primo trimestre 2021 (dati Asaps)
Dei 44 ciclisti uccisi nel primo trimestre 2021, quasi metà , 21, sono ultrasessantenni. Gli ultrasessantenni sono anche la gran parte dei pedoni uccisi, a dimostrazione della pericolosità della velocità dei veicoli a motore nei confronti delle persone anziane.
Incredibile di come ci si accanisca oggi sui monopattini quando in Abruzzo succede quello illustrato nella seguente tabella:
REGIONE | 2018 | 2019 | 2020 | ||||||||
Incidenti | Morti | Feriti | Incidenti | Morti | Feriti | Incidenti | Morti | Feriti | |||
Abruzzo | 3.145 | 76 | 4.683 | 3.160 | 78 | 4.648 | 2.205 | 59 | 3.090 |
Gli incidenti causati da biciclette e monopattini sono irrilevanti rispetto a quelli causati dai veicoli a motore: secondo l'Istat in Italia nel 2019 ci sono stati 3.400 morti, 250.000 feriti in 170.000 incidenti mentre i pedoni uccisi dalle biciclette sono uno ogni 10 anni.
Il costo sociale degli incidenti stradali 2019, calcolato in base ai parametri indicati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con riferimento all'anno 2010, risulta pari a 16,9 miliardi di euro (pari all'1% del Pil nazionale). Distinguendo per tipologia di rete stradale i tre aggregati Autostrade, Strade urbane, Strade extraurbane, il costo sociale più elevato, 10,5 miliardi di euro, si registra per la rete viaria urbana; per le strade extraurbane è di oltre 5 miliardi, per le autostrade di 1,2 miliardi
Continuare a suggerire casco e assicurazione come soluzioni prioritarie per il problema della sicurezza delle persone che vanno in monopattino e in bicicletta è ipocrita e inefficace, proprio perché il casco non previene gli incidenti.
La metà dei traumi cranici è provocata dagli incidenti stradali.
Negli Stati Uniti circa il 30% delle morti post-incidente stradale sono da imputarsi a traumi cranici (Which car crashes cause traumatic brain injury?
University of Arizona College of Engineering) ed immaginiamo che in Europa il dato sia simile mentre in Italia, nell'infortunistica stradale, il trauma cranico è al primo posto tra le cause di mortalità e invalidità permanente.
Obblighiamo gli automobilisti ad indossare il casco?
Chi scrive indossa sempre il casco in bicicletta e lo consiglia vivamente, ma altra cosa è essere investiti da un mezzo a motore che, per eccessiva velocità , distrazione e mancato rispetto della segnaletica stradale, provoca danni molto importanti e spesso letali a pedoni e ciclisti.
Come è successo al povero ciclista ucciso oggi nei pressi dell'Aquila.