Per “la meglio gioventù”, Sabato 12 Giugno 2021, ore 15:30 presso il Palazzo della Provincia, presidio della comunità scolastica del Liceo statale G. Marconi di Pescara
Il sommo poeta, letterato, intellettuale e regista, Pier Paolo Pasolini, nella raccolta “La meglio gioventù” (1954), dimostra la passione per il mondo rurale e proletario, destinati a scomparire assorbiti dallo sviluppo caotico e contraddittorio della società capitalistica caratterizzata dall'omologazione sociale e dal miope consumismo. Tale trattazione pasoliniana si configura come un'anticipazione niente affatto nostalgica della prospettiva socio-culturale dell'Italia che si è realizzata.
Ebbene, anche i 1500 studenti del Liceo statale G. Marconi dei Pescara rischiano, nel prossimo Anno scolastico 2021/2022, d'essere defraudati del loro futuro, del loro sacrosanto diritto all'istruzione, sancito dalla Costituzione della Repubblica italiana 1, poiché è imminente (dal 14 è previsto l'inizio del trasloco dei materiali) la demolizione dell'edificio scolastico che li ospita insieme a centinaia di insegnanti ed unità di personale tecnico, amministrativo e collaboratori scolastici.
Anche in questa evenienza, non è il rimpianto che sta producendo la mobilitazione di studenti, genitori, personale A.T.A. e Docenti,; tutt'altro, è la mancanza assoluta – ad oggi – di certezze circa la sorte della comunità scolastica riguardo alla destinazione presso altre sedi pescaresi idonee.
Per questo motivo, tutte le componenti della comunità scolastica del Liceo statale G. Marconi di Pescara convocano un presidio cittadino presso la sede istituzionale della Provincia di Pescara (che ha competenza relativa all'edilizia scolastica) in Piazza Italia, 30 – Sabato 12 Giugno, dalle ore 15:30 - per incontrare il Presidente della Provincia di Pescara, consegnare le richieste (qui il Documento già consegnato) ed attendere le relative risposte, in un frangente storico-sociale in cui ricorrono quotidianamente espressioni quali emergenza educativa e benessere degli studenti, auspicando che le studentesse e gli studenti possano tornare in una scuola sicura e confortevole, grazie ad un'efficace collaborazione interistituzionale capace d'adottare come metodo di lavoro il reciproco ed effettivo “ascolto”.
La comunità scolastica liceale invita la cittadinanza e i rappresentanti di altre scuole pescaresi, nonché delle Istituzioni preposte all'organizzazione scolastica territoriale, a partecipare al presidio esprimendo la solidarietà nella difficile fase del suo smembramento “forzato”.
Il costituendo Comitato, denominato “MARCONI Quo vadis ?”, aperto a tutte/i i cittadini, chiede che vengano create le condizioni per ridurre al minimo il disagio, sia degli alunni che di tutto il personale, e di assicurare il più possibile il clima di benessere e di serenità che ha sempre caratterizzato la vita e i rapporti all’interno di codesta realtà scolastica, ormai indisponibile a scelte politico-amministrative che lasciano perplessi.
La soluzione della Provincia di Pescara, non ancora ufficializzata da comunicazione formale, prevede che i 3 Indirizzi di studi (Licei delle Scienze umane, Linguistico e Scienze umane Opzione economico-sociale) siano dislocati, rispettivamente, presso altri immobili cittadini, ancora da individuare come notizia sicura e definitiva; infatti, edifici idonei e sicuri ove provvisoriamente destinare la comunità scolastica non sono stati oggetto di informazione istituzionale, il cronoprogramma ufficiale non è stato ancora formalizzato e condiviso in modo tale da consentire idonea dislocazione provvisoria di 67 aule e laboratori e per poter riprendere “in presenza” e in sicurezza le lezioni nel prossimo mese di Settembre …, tra l'altro, trascurando il fatto che la comunità liceale è già pressata dalla riorganizzazione didattica causata dall'evento pandemico.
Una sorta di ground zero informativo angoscia la comunità scolastica, costretta ad andarsene, senza sapere dove e quando !
La ricostruzione del Liceo Marconi è stata decisa poiché la storica struttura non è più a norma. Bene. Questo fatto avrebbe dovuto indurre chi ha la competenza istituzionale sull'edilizia scolastica ad agire tempestivamente allertando anche la Protezione civile. Nell'arco di oltre un anno e mezzo - ma la questione era nota già alla precedente Amministrazione provinciale - la costruzione di prefabbricati e l'utilizzo di container come deposito materiali avrebbe permesso un'idonea collocazione temporanea, in area urbanizzata, del Liceo, senza attendere inutilmente ed impedendo di disperdere l'insieme di studenti e personale, con il rischio di compromettere le stesse iscrizioni in un trend di crescita (oltre 1500 studenti nel prossimo Anno scolastico). Questa soluzione, non è stata contemplata come atto d'Ufficio dovuto da parte della Provincia.
Inoltre, nell'immediato – al termine delle lezioni - sussistono ampie incertezze nel poter garantire il “diritto allo studio” in tutti i suoi aspetti: l’organizzazione degli Uffici e dei Servizi generali, la dislocazione delle Classi quinte in occasione degli Esami di Stato 2021 presso il Liceo Marconi lascia perplessi circa i coefficienti di pericolosità (mai divulgati) dell'edificio di Via M. da Caramanico, con pochissimi giorni per sanificare le eventuali aule alternative, anche carenti di impianti di rete per garantire l'efficace gestione del Registro elettronico e del web site istituzionale.
Nella consapevolezza che una scuola non costituisce un semplice assemblaggio di spazi e persone, ma che si connota come luogo di studio, di professionalità e di socializzazione, dove gli assetti spaziali sono elementi funzionali alle attività e alle relazioni, si chiede chiarezza e non approssimazione come risulta dal fatto che gli indispensabili immobili – ad oggi – non non sono ancora nelle disponibilità dell'Ente provinciale, in evidente affanno organizzativo, e che addirittura osa travalicare le proprie competenze istituzionali proponendo, addirittura, in una recente Nota a firma del Presidente dell'Ente provinciale, di adottare la “didattica a distanza” per ulteriori periodi, indipendentemente dall'emergenza COVID-19, come risoluzione non dispendiosa, ma ignara della peculiare natura dell'insegnamento e degli apprendimenti inter-transdisciplinari ! Tutto ciò appare come inaccettabile.
Ad oggi, agli atti del Liceo risultano le seguenti comunicazioni ufficiali da parte della Provincia: - una richiesta di attivazione di “didattica a distanza” agli Uffici scolastici territoriali, nel caso in cui a Settembre non siano state reperite sedi sul territorio; un Decreto del Presidente in cui si assegnano al Liceo Marconi 13 aule dell’IPSIA “Di Marzio” e un edificio non si sa bene se di pertinenza del Liceo “Maior” o solo adiacente (nel Decreto presidenziale non è specificata la durata della locazione ...); manca un'attinente pianificazione temporale del trasferimento.
A tutt’oggi:
1-non è noto quali e dove sono localizzate le strutture adeguate e a norma per l’inizio dell’Anno scolastico 2021/2022 da adibire ad aule e ad Uffici;
2-si è in attesa dell'assegnazione formale di depositi per il patrimonio della scuola;
3-non è nota la denominazione della Ditta che dovrà effettuare lo smontaggio dei mobili e il trasloco, che dovrà essere qualificata e munita di polizza assicurativa adeguata per l’imballaggio e il trasporto dei beni;
4-conseguentemente, la comunità scolastica, rappresentata dal costituendo Comitato MARCONI Quo vadis ? esprime contrarietà allo smantellamento e successiva demolizione dell'edificio scolastico se nel frattempo non saranno allestite idonee sedi provvisorie per l'inizio del prossimo Anno scolastico.
Pertanto, nell'immediato è necessario:
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Acquisire immediatamente il cronoprogramma che contempli in modo chiaro tempi dei lavori e modalità di trasferimento
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Limitare il numero delle sedi, nelle quali ubicare parti del Liceo; ciò per evitare un’eccessiva frantumazione identitaria ed una “virtualizzazione” della storica presenza del “Marconi” sul territorio provinciale e sollecitare una soluzione tecnica che favorisca l'utilizzo di risorse “pubbliche” (Regione Abruzzo, Comune di Pescara, in primis) e non l'arricchimento dei “privati”
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Considerare solo sedi nel comune di Pescara; ciò in relazione alla presenza di un elevato fenomeno di pendolarismo e alla necessità da parte dei Docenti di assicurare il servizio, qualora esso fosse frazionato su più sedi.
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Assicurare tutti i requisiti di sicurezza e di vivibilità degli spazi considerati, compreso cablaggio e sanificazione antiCOVID-19, tenuto conto del lungo periodo di permanenza negli stessi.
Le componenti della comunità scolastica del Liceo Marconi, pur dichiarandosi disponibili a collaborare con le autorità preposte alla ricostruzione della nuova sede, chiedono che le stesse tengano in massimo conto la necessità di assicurare tutte le condizioni indispensabili per il sereno prosieguo dell’attività didattica negli anni a venire e confermare la qualità del servizio scolastico, senza indulgere in pseudo informazioni veicolate esclusivamente mediante i media.
Conclusivamente, si rinnova l'invito a partecipare al presidio presso la sede istituzionale della Provincia di Pescara Piazza Italia, 30 – Sabato 12 Giugno, dalle ore 15:30 .
Chiediamo con voce unanime: “MARCONI QUO VADIS ?” Perché il destino di una scuola può condizionare la direzione di un’ intera comunità !
PARTECIPATE !!!
Per il costituendo Comitato MARCONI Quo vadis ?
Prof.ssa Serena Isidoro, in rappresentanza dei genitori -
Prof. Giovanni Dursi, in rappresentanza degli insegnanti -
Liceo statale G. Marconi di Pescara
1 In particolare, rif. articoli 3, 33 e 34.